Il riconoscimento del valore sociale dello sport ha fatto considerevoli passi in avanti in questi giorni. Anche se il percorso per una sua definitiva affermazione rimane ancora lungo, il presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, segnala due importanti affermazioni, in ambito formale e sostanziale, con l’introduzione della parola “sport” in Costituzione e con la Conferenza delle Regioni che ha evidenziato l’importanza dello sport sociale e “l'esigenza di condividere gli interventi per il mondo sportivo a partire dall'attivazione del tavolo di cui l'accordo sottoscritto in gennaio e che riporta puntuali proposte di sostegno”.
La prima Commissione Affari Costituzionali del Senato ha approvato, all’unanimità, il disegno di legge costituzionale per inserire il valore dello sport tra quelli riconosciuti dalla Costituzione, prevedendo l’inserimento di un nuovo comma all’articolo 33: "La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme".
"Si tratta senza dubbio di un risultato importante, un primissimo risultato che non commenterei però con toni trionfalistici - commenta Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - Credo che vada considerato solo come un primo passo, importante ma solo un primo passo, verso quello che dovrà essere un pieno e concreto riconoscimento del valore sociale dello sport, del diritto di accesso allo sport, quel diritto da sancire in Costituzione come l’Uisp, tra l'altro, richiede da moltissimi anni. Proprio nel corso del Consiglio nazionale Uisp, che abbiamo svolto sabato 26 febbraio, avevamo condiviso l’auspicio che venisse inserito nel testo del disegno di legge il principio del diritto allo sport: “La Repubblica riconosce il diritto allo sport e promuove il suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico, in tutte le sue forme”. Ciò non è avvenuto, il testo passerà ora all’esame dell’Aula, si potrà recuperare".
"Considerata, ancora una volta, la fase storica che stiamo vivendo - conclude Pesce - con una emergenza sanitaria non ancora conclusa e il conflitto bellico nella vicina Ucraina, confido che questo passaggio parlamentare possa rappresentare un ulteriore impulso al Governo tutto nell’alzare ancora l’attenzione verso lo sport di base, gli organismi, le associazioni e le società sportive. Decine di migliaia di enti che, anche a causa del continuo rincaro energetico, rischiano, in queste settimane, di chiudere impianti ed attività".
La Conferenza delle Regioni nel prendere atto dell'informativa resa dal Sottosegretario Valentina Vezzali, nella Conferenza Unificata del 2 marzo, ha consegnato al Governo un ordine del giorno che evidenzia l'esigenza di condividere gli interventi per il mondo sportivo a partire dall'attivazione del tavolo di cui l'accordo sottoscritto in gennaio e che riporta puntuali proposte di sostegno anche alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale del 22 febbraio scorso.
“Nel nostro Paese serve un nuovo approccio, una nuova cultura sportiva - dice Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - In questi giorni di perdurante emergenza sanitaria, di tremenda guerra nella vicina Ucraina, di rincari energetici e non solo, ribadiamo ancora una volta quanto non sia più rinviabile assumere precise e concrete politiche pubbliche per sostenere lo sport di base, lo sport sociale. Non possiamo quindi che accogliere con favore e soddisfazione, il posizionamento della Conferenza delle Regioni, che attraverso un ordine del giorno molto articolato, ha richiesto al Governo sostegni puntuali, che, possiamo affermare senza timore di essere smentiti, sono al centro, da ormai due anni, dell’interlocuzione quotidiana tra Uisp e Governo, Parlamento e, attraverso la nostra rete associativa territoriale, tra Uisp e Regioni”.
Dopo aver richiamato, fra l'altro, la Risoluzione del Parlamento UE del 10 febbraio 2021 e sottolineato che il Piano Nazionale di riforme e resilienza (PNRR) investe anche il settore sportivo, in particolare nella Missione 5, Componente 2 e nella Missione 4, Componente 1 con investimenti ivi disposti, a valere sul programma Sport e Inclusione sociale, l'ordine del giorno sottoline che la "prerogativa delle Regioni e Province autonome, alla luce delle competenze sulle materie “concorrenti” (quale è lo sport), non è solo di essere hub di riferimento ma anche e soprattutto che le azioni poste in essere siano comunque efficaci, celeri, trasparenti, eque per i territori e per i soggetti ivi presenti (beneficiari e fruitori)". E "tali azioni" possono rappresentare "la concreta e fattiva risposta alle tante criticità che vengono spesso rappresentate direttamente alle Regioni (solo da ultimo il “rincaro energia”)". Ma solo "La sinergia e il lavoro congiunto fra amministrazioni centrali e territoriali" può fornire un valore aggiunto "anche al settore sport sui territori, nuovo slancio, ridefinizione e capacità di resilienza".
Rispetto a "tale necessità - nello spirito di ottimizzare le energie, semplificare i processi, realizzare gli obiettivi, dare risposta concreta ai bisogni dei cittadini sui territori - è stata anche riconosciuta nell’Accordo sancito nella Conferenza Unificata del 19/01/2022 in materia di sport, ove si è convenuto di istituire presso la Conferenza Unificata, il Tavolo permanente di consultazione e monitoraggio in materia di sport, con la finalità di avanzare proposte nonché di garantire il coordinamento e armonizzare le iniziative poste in essere sull’intero territorio nazionale composto dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie, dall’Autorità di Governo competente in materia di sport, da Regioni e Province autonome, Anci e Upi".
Alla luce di tali motivazioni "le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano" hanno chiesto:
1. Il tempestivo avvio dei lavori del TAVOLO PERMANENTE istituito con l’Accordo Repertorio Atti n. 8/CU del 19 gennaio 2022, predisponendo da subito un lavoro congiunto per la definizione del Regolamento di funzionamento;
2. Che, nell’attuazione della legge 22 dicembre 2021, n. 227, recante Delega al Governo in materia di disabilità, sia inserita in via specifica la materia Sport e risorse afferenti, circa gli aspetti relativi alla promozione dell'inclusione sociale delle persone con minori opportunità, delle persone appartenenti a gruppi vulnerabili e delle persone con disabilità, come osservati nella richiamata Risoluzione del Parlamento UE 10 febbraio 2021;
3. Che sia chiarito con urgenza l’orientamento del Governo circa gli atti e provvedimenti, a tutela della certezza del diritto e del principio di legittimo affidamento dei beneficiari, che hanno dato attuazione alle disposizioni recate dal D.L. 137/2020 art. 3, comma 2, ora dichiarato illegittimo dalla Sentenza Corte Costituzionale n.40/2022;
4. Che in attuazione della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 40 del 22 Febbraio 2022, venga coinvolta la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano in tutti i casi di disposizioni attuative, compresi i Fondi di cui ai punti successivi, in materia di sport ed impianti sportivi in capo al Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, in modo da garantire il coordinamento, armonizzare le iniziative poste in essere sull’intero territorio nazionale, condividere i criteri e le modalità più efficaci per garantire una distribuzione equa e coerente con le esigenze ed i fabbisogni dell’intero territorio nazionale;
5. Che il Programma Sport e Inclusione, in relazione alle iniziative da attuare per il tramite del dipartimento Sport, a valere sulle risorse recate dal PNRR, fermo restando Milestone e Target, sia oggetto di immediata condivisione circa i criteri e le modalità di attuazione, anche con la previsione di attribuzione risorse direttamente alle Regioni e Province autonome;
6. Che sia ridefinita la disciplina del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano di cui all'articolo 1, comma 369, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, in coerenza ai dettami giurisprudenziali circa le prerogative regionali, anche alla luce dei finanziamenti disposti su tale Fondo a titolo di ristoro, con i recenti provvedimenti d’urgenza (decreto-legge n. 4 del 2022 e successivi provvedimenti d’urgenza);
7. Che sia ridefinita la disciplina e le procedure di funzionamento del Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche di cui all'articolo 3 della Legge 18 dicembre 2020, n. 176 di conversione del decreto-legge n. 137 del 2020, in coerenza ai dettami giurisprudenziali circa le prerogative regionali;
8. Considerando l’intero ammontare dei citati Fondi come finanziati in via ordinaria, con eventuali risorse residue rinvenienti e come rifinanziati con i Decreti-legge citati, rimarcando l’insufficienza delle risorse stanziate e, pertanto, con ulteriori risorse che il Governo si impegna a rendere disponibili a fini di sostegno e ristori al settore, che si preveda, secondo procedure omogenee e condivise con le Regioni e Province autonome, in sede di Conferenza Unificata, in particolare:
a. Che una quota pari al 50% delle risorse complessive stanziate sia destinata all'erogazione di contributi a fondo perduto, alle associazioni e società sportive dilettantistiche, che gestiscono impianti natatori e del ghiaccio, in relazione ai rincari energetici;
b. Che la restante quota del 50% delle risorse complessive stanziate sia destinata all'erogazione di contributi a fondo perduto, alle associazioni e società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi, colpite dalle restrizioni dovute all’emergenza pandemica, nonché per l’aumento di costi di funzionamento.
9. Che il Governo provveda, con risorse ulteriori all'erogazione di contributi a fondo perduto per i gestori – diversi dalle associazioni e società sportive dilettantistiche – di impianti sportivi maggiormente colpiti dagli aumenti, con specifico riferimento agli impianti natatori e del ghiaccio.
10. Che il Governo consideri, altresì, misure di incentivo e sostegno anche finalizzati alla riconversione energetica degli impianti sportivi".