L'adesione può essere inviata al numero di fax: 0721/371494, all'attenzione di Tatiana Olivieri, membro della direzione nazionale Uisp.
Per aderire si può anche inviare una mail a tatiana.pesaro@uisp.it
Con la bocciatura della proposta di legge di modifica all'art.61 del Codice Penale, concernente l'introduzione della circostanza aggravante relativa all'orientamento o alla discriminazione sessuale, l'Italia ha scritto una pagina nera nella sua storia democratica. Ovvero, di un Paese dove dovrebbero essere riconosciuti, tutelati e garantiti i diritti di tutti. Ogni giorno lesbiche,gay e trans sono oggetto di reati vergognosi, ma la legge che doveva punire queste violenze è stata bocciata con argomentazioni folli e indegne di un Paese civile. Anche l'ONU ha dichiarato il proprio disappunto per una grande occasione mancata nel senso dell'avanzamento di tutta la società italiana.
Il PD intanto ha fatto sapere che presenterà una propria proposta di legge sull'omofobia nella quale verrà esplicitato il concetto di orientamento sessuale e ci saranno i reati di omofobia e transfobia. Auspichiamo che si arrivi in tempi brevi ad una legge sul tema, che non può mancare, a fronte di un'ondata di violenza inaudita, che ci rende tutti e tutte più vulnerabili.
Lanciamo poi un appello alle realtà del mondo sportivo, del quale facciamo parte, dove spesso vi sono pregiudizi, tabù e silenzi, chiedendo a tutti i Comitati, le Leghe, le società sportive, soci indivuali della UISP, che da sempre si batte per lo Sportpertutti, di sostenerlo, di essere al nostro fianco nelle nostre battaglie e di darci sostegno, visibilità e riconoscimento. Chiediamo, inoltre, alla UISP e ai gruppi sportivi, alle associazioni, alle società, affiliati alla UISP, non solo lgbt, dare il proprio sostegno a tutta la comunità lgbt, che lotta per il riconoscimento dei propri diritti, affinché lo sport diventi sempre di più un modo per abbattere il pregiudizio e i tabù. A differenza di quanto possiamo pensare a partire da certe dichiarazioni, o dalle tante omissioni, lesbiche, gay e trans sono anche nel mondo dello sport e spesso subiscono discriminazioni o stigmi pesanti. Ma non siamo soli e sole: la stessa UISP sta costantemente andando nella direzione di creare i modi, le strutture e i mezzi per dare pari dignità e tutele a tutti coloro che vogliono non solo praticare lo sport, ma più in generale vivere la vita liberi e libere dai pregiudizi e dalla paura. Chiediamo alla UISP di proseguire in questa strada e di dare concretamente rappresentanza e voce alla battaglia per i diritti civili raccogliendo presso Comitati, Leghe e Società adesioni a questo appello.
Gruppi Pesce UISP
Associazione Certi Diritti
Tatiana Olivieri, Direzione nazionale UISP