Nella giornata del 15/Ferragosto, si è svolta a Clauzetto, ridente paesino ormai noto come “Il Balcone sul Friuli”, la terza tappa del tour “Quattro passi in Frangranza”, escursione che ci ha consentito di riscoprire ed apprezzare le bellezze naturalistiche del nostro territorio.Organizzato da UISP Comitato Territoriale di Pordenone, ARCI Servizio Civile Regione FVG e ASD Il Progetto di Pinzano, l’evento comprendeva una camminata “ad anello” di circa 6 km tra Clauzetto e Vito D’Asio e la visita guidata alle bellezze artistiche, veri tesori ospitati parte, nella Parrocchiale di San Giacomo Apostolo in Clauzetto e, parte, nella Pieve di San Martino d’Asio; soddisfazione generale dei partecipanti per il qualificato contributo illustrativo a cura di Claudio D’Agostini, conosciuto Presidente dell’Associazione “Antica Pieve d’Asio”.
Già dal luogo di ritrovo, alle porte del paese, si è aperta una vista spettacolare, sia sull’abitato che sulle colline circostanti con vista quasi a mare; alle nostre spalle ci aspettava una superba scalinata, contante 88 gradini, per condurci alla maestosa Parrocchiale di San Giacomo. Risalente al 1417, l‘edificio ospita al suo interno opere di pregio come il fonte battesimale, l'altare laterale di Sant’Antonio da Padova e un’ancona in pietra scolpita del Pilacorte. Terminata la visita, e prima di iniziare la camminata, ci si è soffermati ad osservare una lapide con tomba posta esternamente al muro cimiteriale; è l’ultima dimora di un partigiano sovietico morto nella guerra di Liberazione; è stata occasione di riflessione sui valori di tolleranza, fratellanza e libertà che, anche, quel sacrificio ci consentono di fruire.Proseguendo per Via Villa Dote, e imboccando un ampio sentiero ombreggiato, siamo giunti nei pressi della “Frana del Monte Corona”, disastroso evento che colpì Clauzetto nel lontano 1914; sono stati momenti di conoscenza di aneddoti e nozioni di storia locale. Si è, quindi, ripresa la camminata sino a giungere alla Pieve di San Martino.Qui è conservato il monumentale altare del Pilacorte, il principale scultore lombardo attivo tra Quattro e Cinquecento nel Friuli Occidentale. Conclusa l’interessante visita alla Pieve, abbiamo avuto l’opportunità, grazie alla cortese collaborazione della Pro Loco di Clauzetto, di assaggiare la tanto rinnomata e attesa “Balote”, prodotto d’eccellenza a Km zero, tipico del luogo: una sorta di grande gnocco di polenta, con ripieno di formaggio fuso prodotto in zona, quali il Montasio e l’Asìn. Rinforcillati dal lauto pranzo e riposati all’ombra di cornioli e lecci, abbiamo proseguito, lungo l’antico sentiero medievale, fino a raggiungere l’abitato di Vito D’Asio ammirandone la chiesa Parrocchiale intitolata a San Michele, le chiacchericce fontane e l’imponente lavatoio. Sul sentiero di ritorno siamo stati accompagnati si, dal fresco del bosco ma, anche, dalla vista di grosse nubi scure opportunamente supportate del brontolio di tuoni estivi forieri di cambiamento climatico; appena il tempo di attraversare l’agglomerato di Triviat e raggiungere le auto che hanno iniziato a danzare le prime gocce di pioggia: rientro a casa stanchi ma rinfrescati.
Si ringraziano tutti i partecipanti per il contributo fornito ad un Ferragosto “alternativo” e, in particolare, l’Associazione “Antica Pieve d’Asio” e la Pro Loco di Clauzetto per aver fatto godere al corpo prelibatezze uniche, e all’animo momenti di delizia culturale ed artistica. Entrambe merci rare in questi momenti.