N. 11 - Toscana, centri estivi Uisp diminuiti del 20% in un anno

FIRENZE - La crisi economica pesa anche sulla Uisp Toscana, che nel 2008 è stata costretta a ridurre del 20% i centri estivi sparsi su territorio regionale, che sono passati dai 65 del 2007 a 52. Firenze, Piombino e Prato sono le città in cui il decremento dei centri estivi è maggiore. Un leggero aumento, invece, si registra nella zona del Cuoio e a Pisa. Invariato a Empoli, Pistoia, Valdera e Cecina. Tuttavia, a tale consistente diminuzione del numero dei centri non corrisponde una coerente riduzione del numero degli utenti, che invece passano
da 7.272 a 7.241, pertanto sono quasi invariati. Particolarmente significativo il caso di Pisa, dove gli utenti crescono di circa 350 unità, a fronte di un incremento di un solo centro estivo. Tre le motivazioni principali che hanno portato alla riduzione dei centri estivi, secondo gli addetti ai lavori ci sono i tagli istituzionali nei settori sociale e sportivo, una maggiore concorrenza di altri organizzazioni sportive e un accorpamento di centri estivi di comuni limitrofi.

Per quanto riguarda l’età degli utenti dei centri estivi, è da sottolineare una tendenza di crescita dei bambini over 12, con un decremento degli under 10. Nella fascia d’età centrale, quella compresa tra 7 e 11 anni, si concentra il maggior numero di ragazzi; tuttavia, dal 2007 al 2008 il numero degli adolescenti appartenenti a questa fascia diminuisce di 7 punti percentuali. Nello stesso periodo, anche i bambini appartenenti alla fascia dei più piccoli, compresi tra 4 e 6 anni, diminuiscono di 8 punti percentuali, passando dal 23% al 15% sul totale. Il tutto a vantaggio dei ragazzi appartenenti alla fascia d’età 12-14, che aumentano complessivamente del 15%. Anche queste variazioni possono essere meglio comprese alla luce delle situazioni territoriali; l’incremento del numero dei ragazzi appartenenti alla fascia 12-14 si deve essenzialmente alla situazione fiorentina, dove da un anno a un altro si verifica l’aumento di circa 1.000 unità dei ragazzi più grandi e la diminuzione di circa 600 unità dei bambini più piccoli; anche a Grosseto, i ragazzi più grandi passano da 60 a 150 circa, mentre a Piombino i bambini più piccoli passano da 130 a 3 unità.