"Stiamo marciando spediti per incontrare il 2012. Nella consapevolezza di saper fare la nostra parte per stare al fianco dei più deboli e dei più esposti. Dirigenti sportivi che non vogliono scappare di fronte alle difficoltà e che, invece, sanno di doverle affrontare. Non vogliamo e non dobbiamo cedere alla facile via di fuga: voltare l'angolo per non vedere che cosa abbiamo alle spalle.
Un grande movimento associativo, come la Uisp Toscana, non può rifugiarsi nel campo protetto, proprio dei praticanti sportivi, della spensieratezza e dello svago, ma deve essere portatore di valori universali, ambasciatore della contaminazione tra diversi, interprete del rispetto del concetto del limite, riferimento per giovani con marcate sensibilità".
Uno sguardo preoccupato, quindi, ma positivo e rivolto al futuro?
"Lo sguardo è rivolto al futuro e la mente a una lettura attenta dell'anno che si chiude e che ha visto tanti Toscani perdere sicurezza, sentirsi più soli, preoccuparsi per il loro domani, dubitare del valore della solidarietà. Giovani, donne e uomini che dedicano tempo e passione per rafforzare le società sportive, per presidiare maggiormente il territorio, per isolare gli egoismi, per mantenere le porte aperte a chi ancora è fuori".
Qual è lo stato di salute della Uisp in Toscana?
"La Uisp Toscana sta crescendo, nei numeri e nel profilo. Corriamo veloci verso il superamento della soglia dei 220.000 soci e ciò grazie allo spessore e alla qualità dei nostri dirigenti. Quando ci siamo incontrati, in occasione dei tanti appuntamenti organizzati sul territorio della nostra Regione, poco è mancato che non ci si sia potuti parlare, perché troppo assorbiti dall'evento, dalla presenza delle Autorità locali, dall'assistere le Società Sportive coinvolte, dal ringraziare i nostri volontari. Solo nei giorni successivi, per telefono, abbiamo potuto condividere la grande soddisfazione per il successo riportato, sicuramente frutto del profilo personale messo in campo dai tanti i dirigenti territoriali della Uisp Toscana".
Per il 2012 si attende delle conferme in termini quantitativi, ma soprattutto qualitativi, ad esempio sul piano dei rapporti istituzionali?
"Siamo tutti consapevoli che nel 2012 faremo ancora di più e meglio. Non possiamo permetterci cedimenti, né distrazioni, perché attorno a noi è cresciuta considerazione e stima: si percepisce forte la pressione delle Istituzioni Pubbliche che si aspettano di vedere la Uisp al fianco quando si tratterà di promuovere eventi sportivi, iniziative di solidarietà, attenzione alle politiche dell'ambiente, cultura nel campo della salute. So che saremo all'altezza del compito e che, alla fine del 2012, avremo dato il nostro contributo per scongiurare la chiusura delle società sportive più deboli, l'abbandono della pratica sportiva per chi ha perso il lavoro o ancora non lo ha trovato, un arretramento nella battaglia per lo stare insieme tra diversi, l'isolamento di chi ha voglia di fare politica del dare. Perché questa è la Uisp della Toscana.
E' con questi auspici che invio ai dirigenti, agli operatori, a tutti i soci e ai loro cari sinceri auguri di Buon Anno".
(PT)