Comitato Regionale

Toscana

N.27 - Piano regionale per lo sport, Bercigli: 'Sport riconosciuto parte essenziale del welfare'

La Regione Toscana, dopo ampie consultazioni, nella seduta del Consiglio del 21 febbraio ha approvato il Piano Regionale per la Promozione della Cultura e della Pratica dell'Attività Sportiva e Motorio Ricreativa. Il provvedimento ha come obiettivi generali la pari opportunità di accesso per tutti alla pratica sportiva e motorio ricreativa quale diritto inalienabile di ogni cittadino toscano; la promozione della salute attraverso la pratica delle attività sportive e motorio ricreative; la promozione dell'integrazione sociale quale elemento fondamentale per lo sviluppo del welfare regionale.

"L'ispirazione di fondo, sulla quale non possiamo che essere d'accordo, - afferma Ugo Bercigli, presidente Uisp Toscana - è che lo sport è riconosciuto a pieno titolo come parte essenziale del welfare toscano. Lo si evince già dall'intestazione del provvedimento e dalla stessa definizione di sport, che viene individuato quale fattore della politica di integrazione sociale, di tutela del diritto alla salute, coordinata con le politiche per la prevenzione delle malattie e del disagio sociale. In altre parti si amplia l'orizzonte all'economia, all'ambiente, allo sviluppo, al governo del territorio, all'immigrazione, alla difesa dei consumatori, alla cittadinanza di genere, alla mobilità, alla cultura, etc.".

L'obiettivo è quindi chiaro e significativo: promuovere la più ampia integrazione fra tutti i soggetti coinvolti e tra tutti i settori regionali interessati: sanità, sociale, turismo, cultura, ambiente.
"La conseguenza logica della trasversalità dei contenuti e degli obiettivi con altri settori - strutture - piani regionali, più volte ribadita, sta - prosegue Bercigli - nel rilancio dell'integrazione fra soggetti, nella complementarietà tra istituzioni e associazionismo, che possono rappresentare, in tempi di crisi, anche una possibilità di recupero di risorse: quelle nascoste negli sprechi legati all'autosufficienza".

"E' il tempo di superare le voglie del "fare da soli" e, pur mantenendo identità e autonomie, di unire le forze e le risorse, di fare sistema, guardando con maggiore attenzione ai soggetti più deboli e innescando meccanismi di solidarietà. Il Piano individua anche - conclude Bercigli - il denominatore comune capace di valorizzare tutto ciò: la Carta Etica dello Sport, di cui la Regione Toscana si è da tempo dotata".
Da rilevare infine la preziosa ed esauriente analisi iniziale dei riferimenti internazionali, europei, nazionali e regionali, Si tratta di documenti noti, ma ben sistematizzati, che costituiscono utili fonti generali e non solo in relazione al Piano.
(Paolo Tisot)

 

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