Comitato Regionale

Toscana

N.34 - Toscana, la metà dei cittadini usa la bici

La Toscana è una terra di ciclisti. É il risultato che emerge dalla prima indagine condotta dalla regione per analizzare i numeri di un fenomeno già consistente ma destinato ad esserlo ancora di più. La regione, per sviluppare una rete toscana di mobilità ciclabile, mette a disposizione 9 milioni di euro per i prossimi tre anni. L’indagine ‘La mobilità ciclabile in Toscana’, è stata condotta su un campione di circa 5.000 cittadini toscani tra i 14 e i 70 anni. Il 50% dei cittadini toscani in questa fascia di età va in bici (il 17% soltanto in città, il 15% fuori e il 18% sia in città che fuori), percentuale che cresce all’aumentare della dimensione dei centri abitati. I maschi, occupati e con elevato titolo di studio, sono coloro che utilizzano maggiormente la bici. Donne, giovani e ultrasessantenni lo fanno di più in città mentre fuori prevalgono gli uomini, nella fascia 14-60 anni.

I ciclisti usano la bici soprattutto per svago, nel tempo libero e per sport (il 53.2%). Il 38% pedala per recarsi nei luoghi di studio e lavoro o per accompagnare i figli a scuola. Nei comuni di grosse dimensioni sono soprattutto le donne a usare la bici come vero mezzo di trasporto (spostamenti occasionali e sistematici). In quelli medio-piccoli prevalgono i maschi che la utilizzano per motivi ludico-sportivi. 4 ciclisti cittadini su 10 ne fanno un uso assiduo, almeno 5 volte a settimana. Ostacoli maggiori all’utilizzo in città: traffico e assenza o inadeguatezza delle piste ciclabili. Il trend di utilizzo urbano è segnalato costante (55%) o in aumento (25%). Tra gli interventi indicati per aumentarne l’uso: aumento delle zone a traffico limitato, pedonali e dedicate alle bici.

Riguardo alla metà del totale che non usa (o lo fa raramente) la bici, motivo principale per non farlo in città è considerarla un mezzo non adatto ai propri spostamenti. Percorsi disagevoli e mezzo faticoso le altre motivazioni. Circa due terzi dei non utilizzatori appare totalmente indisponibile all’uso della bicicletta, anche per il futuro, sia in ambito urbano che non urbano. Chi invece si dimostra più propenso chiede più piste ciclabili o corsie riservate. “É arrivato il momento di fare un passo avanti – ha datto Ceccobao nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’indagine - il classico salto di qualità. Negli ultimi anni ci sono state tante iniziative, progetti e realizzazioni. Attualmente in Toscana esistono oltre 300 km di piste ciclabili, 100 di percorsi cicloturistici, altri 50 di piste in corso di realizzazione e ulteriori 500 da realizzare in tempi brevi. Da poco la regione ha approvato una legge per promuovere lo sviluppo di questo tipo di mobilità e per i prossimi tre anni sono stati inseriti in bilancio 9 milioni di euro a questo scopo. Bisogna insistere”.

 

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