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Toscana

N.36 - In Italia ogni anno 22 mila morti in meno grazie allo sport

In Italia ogni anno 22 mila morti e 52 mila casi di malattia vengono evitati grazie allo sport. In termini economici lo Stato risparmia circa 1,5 miliardi di euro sulla spesa sanitaria, pari a circa l'1% della spesa complessiva, mentre sono 32 i miliardi di 'valore della vita' salvaguardato, che ammontano a circa il 2% del Prodotto interno lordo. Sono i risultati dello studio elaborato dal Coni insieme all'universita' Bocconi, diffusi oggi a Roma durante la presentazione del II volume del Libro bianco dello sport italiano. 

"Dati straordinari", come spiega il presidente del Coni, Gianni Petrucci, e che si basano sul 60% della popolazione del nostro Paese che attualmente pratica un'attivita' sportiva e/o fisica. Ma diminuendo di un punto percentuale il tasso di sedentarieta', corrispondente a circa 515mila persone, il beneficio incrementale per le casse dello Stato sarebbe di 200 milioni di euro all'anno sulla spesa complessiva e di 4 miliardi annui come valore della vita salvaguardato.

"Spero che il ministro Terzi firmi oggi stesso, domani al massimo, la convenzione ILO 189". Lo dice il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, intervenendo al convegno su 'Il lavoro dignitoso per il settore domestico' promosso da Cgil, Cisl e Uil. Per il ministro "sarebbe bello essere i primi in Europa a firmare" la convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sui diritti e tutele per i lavoratori del settore, anche se, nota Fornero, "spesso siamo i primi nelle norme ma siamo gli ultimi nell'applicazione. Avrei voluto- prosegue- portarvi oggi la notizia della firma da parte del ministro degli Esteri ma non ho questa notizia. Faro' molta pressione, Terzi si e' dimostrato sempre molto aperto sui diritti umani. Ho buona speranza che la firma sia imminente, oggi stesso o domani al massimo".

Lo studio prende in considerazione le cinque patologie riconosciute dall'Organizzazione mondiale della Sanita' come correlate a stili di vita scorretti e alla sedentarieta': malattie cardiovascolari, ictus, tumore al colon, tumore al seno e diabete di tipo II. "Abbiamo fatto un tentativo di stimare l'impatto della pratica sportiva sulla spesa sanitaria", ha spiegato Lanfranco Senn, economista e docente alla Bocconi, che ha fatto riferimento al monito del presidente della Repubblica Napolitano sulla necessita' di rivedere il sistema sanitario italiano: "Fare spending review non vuol dire solo tagliare. Oggi dimostriamo che si possono avere benefici economici importanti aumentando le risorse per lo sport. Se coinvolgiamo piu' gente a fare attivita' fisica, infatti, diminuisce l'incidenza delle patologie e corriamo meno rischi di ammalarci e morire".

Grazie allo sport che oggi fanno 35 milioni di persone in Italia, ha sottolineato il segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi, "ogni anno evitiamo, per fare un esempio, che popolazioni come quelle di Pordenone o Campobasso si ammalino, mentre risparmiamo quanto spendono in sanita' regioni come il Molise o la Basilicata. Ecco perche' con un investimento che va dai 100 ai 160 milioni di euro per impianti e strutture, potremmo riuscire ad avvicinare piu' persone allo sport e a risparmiare circa 200 milioni l'anno per i costi sanitari". L'appello e' quindi del presidente Petrucci, che si rivolge al "futuro governo italiano: se puntera' sullo sport, i risparmi sul Pil avranno un rilievo che un Paese civile come l'Italia deve avere. Il nostro motto e' che se si vuole investire sullo sport, si risparmia sulla spesa sanitaria". (Agenzia Dire) 

 

 

 

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