Comitato Regionale

Toscana

N.1 - Alessandro, una vita in carcere… per fare sport

Firenze - Tra i valori sociali dello sport c'è sicuramente anche il recupero delle persone disagiate. Lo sa bene Alessandro Marrucci, il giovane ventisettenne che, grazie ai progetti promossi dalla Uisp Solidarietà di Firenze, dedica una parte importante della sua vita ai carcerati di Sollicciano. Lo fa attraverso lo sport, un elemento che, dice lui, "costituisce un mezzo semplice ma determinante, capace di attivare dei meccanismi di svago, sfogo e recupero altrimenti impossibili".         
Alessandro nell'estate del 2008 ha seguito una decina di giovanissimi extracomunitari in una casa famiglia fiorentina che accoglie i ragazzi usciti dal carcere minorile di Sollicciano. "Sono ambienti molto difficili - spiega Marrucci - bisogna andare con i piedi di piombo. Ma questo vale soprattutto per gli psicologi e gli assistenti sociali. Gli operatori sportivi come me sono avvantaggiati perché il gioco rende tutti uguali e spesso fa dimenticare la realtà sociale in cui si è costretti a vivere".
Adesso Alessandro è atteso da un'esperienza ancora più difficile, per la quale dovrà oltrepassare (per la prima volta) le mura dell'istituto penitenziario di Sollicciano per stare al fianco dei detenuti. "Sarà una prova molto più difficile rispetto alle precedenti - dice - ma sono animato da un forte spirito solidale, da una grande sensibilità verso i disagiati. Sarò affiancato da un ragazzo senegalese. Perché ho scelto di stare vicino a chi è più sfortunato? Perché sono esperienze che lasciano il segno non soltanto verso i detenuti, ma anche dentro me stesso. Sono indescrivibili le emozioni che si possono provare in queste esperienze".

 

APP ENTRA FACILE

AREA RISERVATA SOCIETÀ SPORTIVE

UISPPRESS NAZIONALE

 

NUOVA CONVEZIONE PER I SOCI UISP

SCOPRI LA CONVENZIONE PER I SOCI UISP