Due medaglie d'oro a 17 anni ai Giochi Mondiali Estivi di Special Olympics di Atene, la competizione sportiva rivolta a persone con disabilità intellettiva. Arrivano dal nuoto, una nei 100 stile libero e l'altra nei 50 farfalla e portano la firma di Axel Belig, atleta fiorentino affetto dalla sindrome di Down e tesserato per la AS Special Team di Prato che solo da pochi mesi è entrato a far parte della nazionale italiana.
Grande gioia per i genitori Camilla e Ralph Belig, che raccontano come tutto ebbe inizio: "La prima volta che Axel è entrato in una piscina è stato all'età di tre mesi. Quella dell'acqua fu una scoperta singolare: era un contesto dove Axel, più di ogni altro bambino, trovava con facilità una condizione di agio e confidenza. Nuotava sott'acqua, o meglio stazionava sul fondo delle piscine un tempo significativo. Intravedemmo in questo, uno spazio di evoluzione di qualcosa che intuivamo essere una possibile potenzialità e iniziammo a portarlo in piscina due volte la settimana".
A fare i complimenti al ragazzo anche il comitato toscano della Uisp e l'assessore regionale al welfare Salvatore Allocca. "I successi di Axel - ha detto Allocca - sono la conferma che lo sport è davvero un valoreuniversale. É lo strumento per azzerare le differenze, per avvicinare le persone, per regalare attimi indimenticabili, che siano la gioia per una vittoria o lo sconforto per una sconfitta. Che comunque insegna tantissimo".