Corsi di fitness per donne di fede islamica in una palestra "vietata" agli uomini. E' l'iniziativa messa in campo alla Scarlini di Sesto Fiorentino (Fi), dove l'amministrazione comunale, in collaborazione con l'associazione Donne Arabe e col supporto dell'Associazionismo Sestese, promuove per due volte a settimana lezioni riservate esclusivamente alle donne, sia straniere che italiane. Per permettere alle donne musulmane di svolgere le attività rispettando le proprie tradizioni, durante gli orari delle lezioni sarà non sarà consentito l'ingresso agli uomini all'interno della palestra, visto che le donne non indosseranno il velo. Al momento sono circa venti le donne di fede islamica che partecipano ai corsi ma presto, secondo gli organizzatori, saranno almeno sessanta.
"L'iniziativa - ha spiegato Gabriella Bruschi, consigliera delegata allo sport dell'istituzione comunale Sestoidee - vuole dare una possibilità di fare sport a chi ha scelto di vivere secondo le proprie tradizioni o secondo la propria religione e quindi a chi, ad esempio, ha bisogno di ambienti e situazioni particolari per fare attività sportiva. Sarà un momento e uno spazio aperto a tutte le donne che vorranno parteciparvi".
"Con questo progetto - ha spiegato il vicesindaco e assessore all'immigrazione Ivana Niccoli - abbiamo cercato di interagire con i bisogni e le esigenze che ci venivano evidenziate, soprattutto dalle donne straniere. In questo caso lo sport è veramente un veicolo per l'integrazione, un'occasione per stare insieme, per uscire di casa e incontrarsi".
"Per la prima volta in Italia - ha detto la presidente dell'associazione Donne Arabe Samia Guendouze - viene promosso un progetto di questo tipo che ci permette di fare sport, di conoscere culture ed esperienze diverse ma soprattutto di far uscire le donne di casa e dalla routine quotidiana della famiglia o del lavoro". "Si tratta dell'inizio di un percorso - ha concluso il presidente dell'Associazionismo Sestese Damiano Sforzi - che ha come obiettivo quello di offrire un'opportunità alle donne per stare insieme e di dare la possibilità di fare sport a persone che stanno seguendo regole di vita diverse dalle nostre".