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Valle D'Itria

chi và piano....và lontano

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 Sabato 13 novembre, mattina di sole. Un gruppo di sorridenti persone anziane a Martina Franca si dirige verso la Palestra, in tuta e scarpe da ginnastica, dopo aver fatto in cerchio gli esercizi di riscaldamento, così vivacizzando il pigro risveglio dello "stradone" nella mattina semifestiva. A Taranto, intanto, alunni del Liceo Scientifico "Ferraris" vanno in escursione lungo le rive del Mar Piccolo, scoprendo nell'Oasi WWF "Palude La Vela", non lontano dalla città, una natura preservata e potendo notare che aironi e gazzelle sono loro "vicini di casa". Se fossero solo passati in macchina da quelle parti, non se ne sarebbero mai accorti... A Statte gli alunni della Scuola Media "De Amicis", nella stessa mattina, incontrano gli esperti che parlano loro di sane abitudini e qualità della vita, mentre al termine dell'incontro si svolgerà una attesissima gimkana in mountain bike.

 Tutto questo rappresenta la conclusione della settimana ESS 2010, dedicata alla Mobilità Sostenibile.  Si tratta della V edizione della iniziativa promossa dalla Commissione Italiana dell'UNESCO, che ha ideato il Decennio 2006-2013, dell'Educazione allo Sviluppo Sostenibile. Anche quest'anno il LEA - Area Jonica ed il CEA  "Janet Ross" di Statte, con la fondamentale collaborazione di numerosi Enti ed Associazioni del territorio, hanno aderito alla manifestazione UNESCO, impegnandosi fattivamente, come nelle scorse edizioni, soprattutto nel coinvolgimento di varie Scuole della Provincia.

 Infatti, prima delle manifestazioni conclusive di quest'ultimo luminoso sabato di sole, la Settimana ESS 2010 ha visto svolgersi altre importanti "tappe", che qui ricordiamo, andando a ritroso: venerdì 12 a Taranto si è tenuta una Tavola Rotonda in cui autorevoli esperti, da vari punti di vista, hanno proposto agli alunni delle Scuole Superiori di Taranto diverse e interessanti riflessioni sul tema della mobilità sostenibile. Alla tavola rotonda sono intervenuti l'Assessore all'Ambiente della Provincia di Taranto Conserva, i professori Loiacono, Colella, Greco e Nardò della II Facoltà di Scienze MM.FF.NN. di Taranto, la dott.ssa Saponari per Slow Food condotta di Alberobello e Valle d'Itria, il dott. Chiatante del WWF Martina Franca, il dott. L'Imperio per l'a.p.s. Taranto Ciclabile e la dott.ssa Schiavone per l'a.s.d. La Palestra.

A Crispiano si svolgeva intanto la prova di orienteering, impedita lunedì dalla pioggia, che ha finalmente consentito agli alunni della Scuola Elementare "Mancini", col "tutoraggio" degli Anziani della UISP, di cimentarsi in questo coinvolgente sport, sotto la guida della prof.ssa Kooreman.  Altra giornata dal fitto programma il mercoledì 10, in cui gli alunni delle Scuole medie "Aosta" e "Grassi" si sono cimentati, a loro volta, nella prova di orienteering urbano nel centro storico di Martina Franca. Il primo Circolo "Marconi" e il secondo Circolo "Giovanni XXIII" di Martina F. hanno  invece potuto recuperare la mattina di giochi ed attività in p.zza XX Settembre, il cui svolgimento  è stato impedito dalla pioggia di lunedì, che non ha risparmiato neanche Martina F. Le animatrici dell'Arcallegra si sono recate nelle rispettive scuole per proporre lo spettacolo di burattini ed i giochi a tema, accolti con grande entusiasmo dai piccoli alunni, ma già impegnati, giovanissimi cittadini.

 A conclusione di questa settimana, una riflessione "a latere" che potrà suonare un po' atipica, é la considerazione sul clima sereno e rilassato in cui si sono svolte le iniziative con i ragazzi, clima che contrasta notevolmente con quello che contraddistingue specialmente le ore cruciali del traffico cittadino. In quei momenti diamo spazio a quelle punte di arroganza, grandi o piccole che siano, di egocentrismo, di insofferenza verso i nostri simili, che probabilmente mai dimostreremmo, per esempio, durante una passeggiata. Ecco, forse la mobilità sostenibile è, in una piccola parte, anche questo: una mobilità che sia compatibile con le più semplici norme di buona educazione, in cui si vengano ad evitare gli epiteti, i richiami insolenti, le battutacce. Quando ci barrichiamo dentro quella corazza di ferraglia, che chiamiamo auto, lasciamo fuori un poco della nostra umanità, che andando a piedi, invece, riaffiora. Allora, accanto alla salvaguardia del Pianeta, liberato dal surplus di emissioni nocive, alla difesa del territorio dall'invasione di lacci e lacciuoli di asfalto, alla prevenzione delle malattie legate alla sedentarietà, un altro merito va dato alla ricerca di una mobilità più sostenibile, quello di preservare un po' di umanità e di curiosità per il mondo circostante.

 

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