Comitato Territoriale

Varese

Cittadini del Mondo in partenza per Sassuolo

I Cittadini del Mondo, pluripremiata formazione di calcio per persone con disagio mentale e fiore all’occhiello del Comitato Territoriale Uisp Varese, non si fa certo fermare dal Covid. Se durante la fase più dura della pandemia, nel 2020, gli operatori sono riusciti a tenere unito  il gruppo e il morale alto, in questa fase finale dell’emergenza non tutto sta tornando al “com’era prima”. Ma l’entusiasmo di questi atleti particolari resta più contagioso di qualunque “variante”, e li sta aiutando a superare ogni difficoltà.

La squadra, ormai parte integrante della Varesina Calcio dal 2016, sta affrontando una serie di amichevoli: “Le squadre di questo tipo tornate a giocare non sono molte – spiega Emanuele Martignoni, coordinatore del progetto – sono tornate in campo 5 formazioni su 14 in tutta la Lombardia. Ma non ci arrendiamo e cerchiamo di dare ai ragazzi comunque delle opportunità”. Tra queste, oltre alle amichevoli disputate in casa e in trasferta, ci sarà anche un evento speciale: a metà maggio è previsto un incontro con la squadra di serie A del Sassuolo. I “Cittadini del Mondo” assisteranno ad un pomeriggio di allenamenti e poi incontreranno la squadra, i campioni che vedono giocare in TV. Un’esperienza di motivazione importante per chi sta uscendo da due anni davvero duri, sostenuti da un sottile filo rosso di speranza fatta di messaggi Whatsapp e allenamenti “in remoto”.

 “Un’attività sportiva per questo tipo di pazienti è importantissima – spiega Martignoni – non per le prestazioni o i risultati, ma soprattutto per tutto il corollario. Gruppo, obiettivi, puntualità, socializzazione: tutte cose che si danno per scontate, ma che sono il vero valore aggiunto per queste persone”. Perché un progetto come questo è prima di tutto un aiuto all’autonomia e un momento di integrazione: i “Cittadini del Mondo” sono 25, e non c’è distinzione, in campo, tra pazienti e operatori dei Servizi Psichiatrici Territoriali delle ATS di riferimento, che dal 2009 seguono questa attività. Un momento di aggregazione che diventa fondamentale perché, a differenza di altre attività di socializzazione, ha il “plus” dell’agonismo, degli obiettivi da raggiungere attraverso il lavoro di squadra e con attività fisica. Insomma, è sport sociale come deve essere, fatto non guardando a risultati e prestazioni, ma la capacità di generare cambiamenti positivi e duraturi nella vita di chi lo pratica.

“Un altro obiettivo sarà a giugno: vogliamo arrivare al torneo nazionale di Cesenatico  racconta Martignoni – e per questo ci stiamo impegnando moltissimo. Dobbiamo arrivarci allenati e concentrati. La motivazione e l’entusiasmo di certo non mancano”, conclude Martignoni, che sta lavorando per un torneo regionale in piena regola, che dia ai suoi calciatori la sensazione di un vero ritorno alla normalità.

Chiara Frangi, redazione Uisp Varese