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Montagna

In montagna solo con le guide alpine

Ci risiamo?
IN MONTAGNA SOLO CON LE GUIDE ?
 
- Il presidente della regione Valle d’Aosta ha spiegato in conferenza stampa, che nella pratica dello sci alpinismo possono esserci rischi per valanghe e infortuni e quindi chiunque dovrà essere accompagnato da una Guida Alpina.
-In questa decisione, ritengo ci siano delle inesattezze di interpretazione del concetto di sicurezza, in quanto se il provvedimento vuole evidenziare che in questo periodo di pandemia Covid 19, ci sia la necessità di evitare o di limitare gli incidenti in montagna, per evitare contagi, allora credo non sia questione di Guida si oppure no.
-Anche una Guida Alpina con cliente su un pendio innevato, può essere travolta da valanga o possono verificarsi degli infortuni, impegnando il Soccorso Alpino a intervenire con azioni che possono comportare trasmissione del virus tra soccorritori e gli incidentati.
-Non è discriminante andare solo con una Guida per garantire maggiore sicurezza, piuttosto occorre decidere se aprire oppure no, il territorio a tutti gli utenti della montagna.
in buona sostanza occorre evitare soluzioni che risolvano solo una parte dei problemi, che poi all’atto pratico, non fanno altro che creare confusione nell’interpretazione e che come in questo caso, vanno a incrinare quel significato di libertà, che in montagna si respira da sempre!
-Ritengo poi non corretta la frase "sulle ciaspole non sono state rilevate problematiche”. In quanto come li descrive il presidente della regione Valle d’Aosta, gli “avventurieri” che potranno arrivare in Valle d’Aosta, saranno anche ciaspolatori e che molti di loro praticano questa attività, non sempre con competenza, spesso convinti dai media che tutto sommato sia un esercizio facile e quindi non sia richiesta una specifica esperienza, mettendo così a rischio se stessi e altri presenti su un terreno innevato.
-Chi si mette a salire con le ciaspole, deve sapere che si possono verificare le stesse e forse anche superiori situazioni di stacco del pendio nevoso, rispetto agli sci alpinisti. I motivi possono essere le condizioni di innevamento, il numero dei ciaspolatori presenti e la loro esperienza nel tracciare in modo corretto.
- Le Regioni alpine devono tenere conto che per ottenere un risultato significativo nell’attuazione delle leggi che regolamentano le “Terre Alte” non è sufficiente avere contatti solo con le categorie dei professionisti, ma occorre dialogare insieme anche con tutte le associazioni che si occupano continuamente e in modo capillare su tutto il tessuto sociale, della formazione e dell’educazione dei fruitori della Montagna.
 
Ermanno Pizzoglio
Responsabile Montagna UISP Piemonte

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