Il prossimo lunedì 13 febbraio si riunirà a Roma il board della rete europea Fare-Football Against Racism in Europe, che riunisce oltre 100 associazioni di tutta Europa, attive nella lotta contro il razzismo e altre forme di discriminazione, attraverso il gioco del calcio. Nel pomeriggio, presso la sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dalle 13.30 alle 17, si terrà il convegno. L’incontro è promosso da Uisp e Liberi Nantes, in collaborazione con la Rete Fare e il patrocinio dell’Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali.
La sessione di apertura prevede il saluto del rappresentante dell'UNAR dr. Mauro Valeri e l'introduzione della presidente della rete Fare, Raffaella Chiodo Karpinsky che modererà la presentazione delle esperienze sul campo di squadre e associazioni. Rappresentanti di realtà europee della società civile racconteranno le esperienze di inclusione attraverso il calcio.
Un'occasione di condivisione che permetterà di capire se, come e quanto l'Europa si sta adeguando al fenomeno tutt'altro che temporaneo delle migrazioni e della richiesta d'asilo di tante migliaia di persone in arrivo ogni giorno ai confini del continente.
Gli esperti in campo giuridico e normativo di organismi come l'ASGI (Associazione studi giuridici sull'immigrazione) e l'ufficio legale dell''Associazione Italiana Calciatori, ci aiuteranno ad esaminare le problematiche attualmente esistenti in materia di iscrizione di giocatori e giocatrici ai campionati di livello amatoriale. Le domande che emergeranno dalle prime due sessioni dell'incontro verranno poi rilanciate nella tavola rotonda moderata da Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, dove si confronteranno Fiona May della FIGC e Patrick Gasser della UEFA, la rappresentante dell'Unhcr-Agenzia Onu per i rifugiati, e il parlamentare Filippo Fossati che approfondiranno il tema da un punto di vista legislativo.
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