CIP e promozione sportiva, un “patto” per allargare la base dei praticanti

Importante e proficuo incontro, giovedì 28 febbraio, a Roma, presso la sede di via Flaminia Nuova, dei presidenti degli Enti di Promozione sportiva paralimpica con Luca Pancalli, presidente del CIP-Comitato Italiano Paralimpico, insieme al segretario generale Juri Stara.

Al centro del confronto la condivisione di strategie per ampliare l’offerta sportiva paralimpica nei territori nonché la necessità di fare sistema per dare una risposta alla crescente domanda di attività sportiva da parte delle persone con disabilità del nostro Paese, con la disponibilità a creare un confronto permanente per superare le piccole e grandi difficoltà che rendono ancora oggi difficile garantire il diritto allo sport per le persone con disabilità in tutto il territorio italiano, soprattutto laddove vi è una carenza di strutture e opportunità, con particolare attenzione alle fasce sociali più bisognose. Un milione e 700mila, secondo i dati Istat disponibili, sono ad oggi i cittadini e le cittadine disabili, potenzialmente “interessabili” alla pratica sportiva, e che, in gran misura, non conoscono ad oggi le offerte di avvicinamento allo sport di base già esistenti.

“Quello di oggi è stato un incontro molto positivo. Si tratta del primo passo di una sfida comune – spiega Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico - ossia provare a mettere più persone con disabilità nelle condizioni di praticare sport, superando quegli ostacoli fisici, economici, organizzativi che ancora oggi impediscono in molte zone del Paese l’accesso a un diritto fondamentale. Gli Enti di Promozione possono giocare un ruolo fondamentale nella diffusione dello sport come strumento di inclusione, benessere e integrazione”.

“Ringraziamo il presidente Luca Pancalli, che nel corso dell’incontro ha mostrato sensibilità e riconosciuto il grande lavoro della promozione sportiva sul territorio – racconta Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – gettando le basi per costruire nuove modalità di rapporto, un nuovo patto per confrontarci, approfondire idee, promuovere sempre di più le buone pratiche già diffuse, rafforzarle laddove possibile e lavorare per intercettare anche nuove risorse ed opportunità per essere tutti, ciascun organismo nelle proprie autonomie e prerogative, sempre più efficaci nel far crescere la base dei praticanti. Pancalli si è reso poi disponibile a rivedere insieme l’impianto del regolamento di riconoscimento degli enti paralimpici con una riflessione rispetto alle modalità ad oggi in vigore di lettura delle attività e della consistenza di affiliate e tesserati, e a continuare nel percorso, presso il ministero della Salute, per arrivare ad un aggiornamento dell’attuale normativa di idoneità medico sportiva”.

“Nel mio intervento – prosegue il presidente Pesce – ho avuto modo di sottolineare al presidente Pancalli e al segretario Stara quanto l’Uisp si stia oggi impegnando anche oltre le attività sportive disciplinari più tradizionali, competitive e non, per promuovere il diritto allo sport per tutte e tutti, mettendo insieme politiche educative e di promozione della salute, con un lavoro che parte sempre di più dalle opportunità del terzo settore, dal dialogo rapporto sussidiario con le pubbliche amministrazioni e con le istituzioni scolastiche del territorio, con percorsi virtuosi di coprogrammazione e coprogettazione, con attività sportive, fisiche, ludiche, a cui stanno sempre più strette le etichettature del sistema sportivo tradizionale. Insomma, in sintesi, aspetti del nostro essere, oltre un EPS, una associazione di promozione sociale rete associativa, corpo intermedio importante del sistema complessivo di welfare del Paese”.

Fonte: Uisp Nazionale