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Nuovo rapporto Istat sulla pratica sportiva in Italia

Cresce la percentuale di persone che praticano attività fisica e sportiva, maggiore la pratica maschile e giovanile. La sedentarietà cresce con l'età

 

“Sport, attività fisica, sedentarietà” è il nuovo rapporto pubblicato dall’Istat dedicato all’analisi della pratica sportiva e dei livelli di sedentarietà della popolazione italiana.

Secondo il rapporto Istat aumenta la percentuale di persone di età superiore ai tre anni che praticano attività fisica e sportiva nel tempo libero, passando dal 59,1% del 2000 al 66,2% nel 2021; al contempo, si riduce dal 37,5% al 33,7% la percentuale di chi non pratica alcuna attività.

A causa delle misure di contenimento dovute alla pandemia, nel 2021 lo sport continuativo ha subito un calo dal 27,1% al 23,6%, lo sport saltuario è aumentato di poco (10,9%), mentre si è registrato un deciso aumento dell’attività fisica all’aperto (dal 28,1% al 31,7%).

Dal rapporto emerge che i livelli di pratica sportiva sono più elevati per il genere maschile rispetto al genere femminile: il 27,9% contro il 19,6% per chi pratica sport con continuità e l’11,9% contro il 10,0% per chi lo fa saltuariamente.  In ogni caso, l’aumento della pratica sportiva  nel tempo ha riguardato sia gli uomini che le donne e il gender gap tra il 2000 e il 2021 si è ridotto di quasi il 30%.

Il rapporto sottolinea come, generalmente, lo sport rappresenti un’attività del tempo libero fortemente legata all’età. Di fatto durante l’intero ciclo di vita tende a praticare sport specialmente la popolazione più giovane di età compresa tra i 6 e i 24 anni; con l’aumentare dell’età la pratica sportiva diventa meno diffusa, ma al contempo cresce la pratica di attività fisica di altro tipo. Anche la sedentarietà aumenta proporzionalmente al crescere dell’età e riguarda generalmente due persone su 10 tra gli adolescenti e i giovani fino a 24 anni e quasi sette su 10 tra la popolazione di 75 anni e più.

Nel 2021 la pratica sportiva ha mantenuto livelli simili o anche superiori al periodo pre-pandemico per la popolazione adulta. La frequenza con cui si pratica sport è meno elevata tra i bambini sportivi di 3-5 anni e cresce nelle età successive fino a raggiungere alti livelli di assiduità tra gli sportivi di 15-24 anni che, nel 40,6% dei casi, vi si dedicano in media per tre o più giorni a settimana. Nel 2021 diminuisce la pratica sportiva continuativa per bambini e ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni, bilanciata però dall’incremento della pratica di qualche attività fisica svolta in modo destrutturato, al di fuori delle palestre e dei centri sportivi.

Per quanto riguarda la frequenza, nel 2021, il 16,8% delle persone di tre anni e più che pratica sport ha dichiarato di farlo meno di una volta a settimana, il 49,2% una o due volte a settimana e il 34% tre o più volte a settimana. Rimane alto il dato della sedentarietà che riguarda il 30,3% della popolazione maschile e il 36,9% di quella femminile.

Emerge ancora un forte divario territoriale: la più elevata partecipazione alla pratica sportiva si registra al Nord (41,6%), seguito dal Centro (36,7%) e infine dal Mezzogiorno (24%). Le regioni con i livelli più bassi sono Campania (20,8%), Calabria (22,5%), Sicilia (23,2%), Molise (23,6) e Basilicata (24,7%).

Il contesto familiare di appartenenza è sostanziale per la pratica di uno stile di vita sano: sono soprattutto i bambini e i ragazzi di età compresa tra i 3 e i 17 anni con uno o entrambi i genitori sportivi a dichiarare di praticare uno sport. (Fonte: Dipartimento per lo sport)

 

FONTE: UISP NAZIONALE

UISP BOLOGNA
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