Nasce con la FIP. Abbiamo fatto promozione dal 2014 al 2019, dopo di che ci siamo un po’ auto gestiti e siamo passati a Uisp. In realtà lo abbiamo fatto senza aspettative, invece il primo anno è andato molto bene e siamo arrivati in finale, vincendo la classifica marcatori con un nostro giocatore che è poi andato a giocare in serie C.
La cosa più bella è stata ritrovare i vecchi amici e l’aspetto più ludico della pallacanestro, rispetto alle attese dell'agonismo, in cui i risultati contavano di più, perché legati anche alle aspettative della società.
Economica, senza dubbio. I costi per le palestra sono altissimi, noi ci alleniamo una volta sola la settimana e siamo in tanti, per cui la spesa viene divisa fra tutti e il fatto di essere numerosi ci aiuta. D’altra parte però, la palestra è piccola e quando siamo tutti insieme, allenarci diventa poco pratico.
Abbiamo rinnovato la squadra, sia come giocatori, sia come gestione per cui ci stiamo ancora scoprendo e questo è un anno di transizione. Un paio di incontri che pensavamo di poter vincere sono andati storti per cui l’obiettivo resta quello di crescere e magari riuscire ad entrare nei play off.
Che è un ottimo modo di coltivare le amicizie vecchie e nuove e che si impara lo "spirito di squadra". Abbiamo giocatori alla primissima esperienza e per noi è importante trasmettere il senso di inclusione che è alla base dell’esperienza amatoriale.
Il Palazzetto di Lago Figoi nella finalissima con Futura. Era una partita infrasettimanale che cominciava alle 21,30 ma nonostante questo erano venuti tutti i nostri tesserati a vederci, compreso i ragazzi anche giovanissimi che il giorno dopo avevano scuola. Vederli lì e sentire il loro sostegno, è stata una bellissima, indimenticabile emozione.