1)Come e quando è nata la vostra squadra…e il vostro nome soprattutto?
La squadra nasce nel 2015, in uno spogliatoio al termine di un incontro, siamo quasi tutti ex Cus, o almeno era così all’inizio…il nome invece viene da John Cassaro, (un personaggio dai tratti quasi mitologici che ci viene raccontato come uno storico, quanto carismatico dirigente del basket ligure emigrato a Cipro). Un mentore, un’ ispirazione… (Non nascondiamo che mentre ci vengono narrate le gesta nel corso dell’intervista, googliamo il nome e troviamo dei forum che ne alimentano il mito, provare per credere). ..e Kassaros sia, compreso la maglietta con il logo raffigurante il nostro guru.
2) Che cosa vi spinge a fare sport amatoriale?
“La pizza alla Funicolare”. Dopo le partite, tutti insieme. Non so se si è capito ma la presa in giro di noi stessi è alla base della nostra missione. ( infatti è un’ intervista piena di risate, dall’inizio alla fine)
3) Quali sono invece le difficoltà nel praticare sport amatoriale?
La gestione. La gestione familiare. I compagni usano espressioni come “ sei in gestione?” o “ hai gestito la gestione?” Insomma, si fa del nostro meglio per incastrare… la gestione.
4) Cosa direste per avvicinare qualcuno allo sport amatoriale?
Che è la cosa più bella del mondo. La sintesi perfetta perché unisce l’ambizione di partecipare ad una competizione , con classifiche e arbitri, sempre più validi tra l’altro, con la “ pochezza” delle qualità tecniche o della forma fisica. Lo strumento ideale per prepararsi la borsa, uscire di casa , muoversi e tornare a giocare.
5) Le aspettative per questo campionato?
Speriamo di salvarci ( intanto sono secondi non che campioni uscenti del campionato Uisp 21/22)
E aspettiamo per la fase finale il nostro compagno, Luciano Costantini , detto “ Il Puntero” che si è rotto il crociato…per la terza volta…e se non lo fanno fuori a casa, noi lo aspettiamo trepidanti!
6) Qual è il vostro ricordo più bello legato a Uisp?
Tutto ruota intorno alla nostra attitudine goliardica. Lo stato della nostra chat di gruppo è “ un gruppo di amici impossibilitati a generare maschi”…perchè abbiamo quasi tutti figlie femmine ed è diventato un nostro marchio di fabbrica! E i nostri ricordi più belli sono legati alle battute e al modo che abbiamo di reagire alle situazioni. L’ anno scorso giocando a Busalla, Andrea Toselli, si è aperto la testa. Lo ricorda come la volta che ha fatto 5 punti , di sutura!