Comitato Territoriale

Matera

Un anno di sport, comunità e trasformazione: UISP Matera si prepara all’estate guardando avanti

L’anno sportivo di UISP Matera volge al termine e, come da tradizione, lo fa nel segno della continuità e dell’impegno: con l’arrivo dell’estate, prende ufficialmente il via l’ultima fase della stagione, il Centro Estivo, pensato come spazio inclusivo, educativo e ricreativo per bambine* e adolescenti. Un tempo prezioso in cui lo sport incontra la socialità e si fa occasione concreta di crescita, condivisione e benessere.

Alle spalle lasciamo mesi intensi, ricchi di progetti e iniziative che hanno confermato ancora una volta la forza dello sport come strumento di partecipazione attiva, cura del territorio e promozione dei diritti. Dai laboratori sportivi nei quartieri popolari alle attività con le scuole, passando per le azioni dedicate all’inclusione delle persone migranti, alla promozione della salute e alla parità di genere, il lavoro portato avanti da UISP ha intessuto relazioni, costruito fiducia, generato nuovi spazi di possibilità.

Uno dei punti di forza dell’anno è stato proprio il radicamento nei quartieri, soprattutto quelli più marginalizzati, dove lo sport è diventato occasione di riscatto e protagonismo. Le attività continuative in spazi pubblici spesso trascurati hanno avuto un impatto tangibile: non solo è aumentata la partecipazione, ma si è rafforzata una rete di relazioni tra cittadin*, educator*, operator* e volontar*. Lo sport ha riempito strade, cortili, scuole e piazze, trasformandoli in luoghi di incontro e cooperazione, contribuendo a ridurre la distanza tra centro e periferia.

Il percorso non è stato privo di ostacoli. Le difficoltà logistiche, i limiti infrastrutturali, la scarsità di risorse economiche e umane, hanno richiesto impegno, ascolto e capacità di adattamento. Tuttavia, queste stesse sfide hanno permesso di rafforzare la consapevolezza dei bisogni reali del territorio e di affinare strumenti e strategie d’intervento. UISP ha scelto di non tirarsi indietro, di insistere anche quando le condizioni sembravano non favorevoli, e il riscontro è arrivato dalla comunità stessa, con una partecipazione sempre più consapevole e attiva.

Il Centro Estivo rappresenta ora il naturale proseguimento di questo percorso. Non un semplice tempo libero organizzato, ma un progetto educativo e sociale che raccoglie i frutti del lavoro annuale e li rilancia verso il futuro. In questo spazio, l* bambin* non solo giocano, ma imparano a stare insieme, a gestire i conflitti, a riconoscere e rispettare le differenze, a prendersi cura degli spazi e delle persone. L’obiettivo non è solo offrire un’alternativa alle famiglie durante la pausa scolastica, ma costruire contesti dove ognun* possa sentirsi accolt*, valorizzat* e liber* di esprimersi.

Anche quest’anno a  guidarci è sempre l’idea che lo sport non sia un lusso, ma un diritto, e che promuovere l’accesso all’attività motoria significhi contribuire attivamente alla qualità della vita delle persone e alla costruzione di una società più equa.

La prospettiva per il prossimo anno è quella di rafforzare quanto già costruito, consolidando le esperienze positive e sviluppando nuove traiettorie. Tra le priorità ci sono l’aumento delle collaborazioni con le scuole e le associazioni del territorio, la formazione continua dell* operator* sportiv*, l’ampliamento delle attività rivolte a persone con disabilità, e il coinvolgimento diretto dell* giovani nella progettazione delle attività. Vogliamo che sempre più ragazz* diventino protagonist* dei processi educativi, capaci di incidere sul presente e di immaginare nuove forme di partecipazione.

Allo stesso tempo, sentiamo l’urgenza di continuare a lavorare sull’impatto sociale dello sport: promuovere stili di vita sani, contrastare la dispersione scolastica, favorire l’inclusione delle persone migranti, agire contro stereotipi e discriminazioni di genere. Ogni campo, ogni palestra, ogni laboratorio può diventare un presidio educativo e culturale, un luogo dove si costruisce cittadinanza e si generano cambiamenti concreti.

Questo anno sportivo ha lasciato un’impronta chiara: nonostante le fatiche, il tempo dedicato, le complessità quotidiane, il lavoro di UISP ha saputo generare valore. Lo testimoniano i volti sorridenti dell* bambin* nei cortili, le parole di gratitudine delle famiglie, la crescita di giovani educator*, la vitalità dei quartieri che hanno riacquistato centralità. E lo testimonia soprattutto la consapevolezza, sempre più diffusa, che lo sport può e deve essere una risorsa per tutt*.

Chiudiamo quindi questa stagione con la convinzione che ogni passo fatto abbia avuto un senso e che ogni ostacolo superato ci abbia reso più forti. Il Centro Estivo, in questo, è il ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà: uno spazio di resistenza, cura e possibilità, che ci proietta già verso un nuovo anno di sport popolare, partecipato e trasformativo.

[A cura di Angela Rizzo]