Le barche della vela Uisp sono quasi pronte a partire. La stagione estiva si avvicina e con essa anche i mari si preparano ad essere salpati. Il lavoro di un marinaio, però, non inizia solo quando si prende il largo: c'è una fase di preparazione intensa che precede la partenza, fatta di pazienza, tempo e cura. "Cura è la parola giusta per descrivere il lavoro necessario per preparare non solo l'imbarcazione, ma anche lo spirito di chi si appresta a mettersi in mare. All'inizio della stagione ci sono lavori manuali da fare, bisogna preparare la barca ad uscire", spiega Loris Causin, responsabile vela Uisp.
Il lavoro di manutenzione e preparazione non è sempre lo stesso, ma varia a seconda del tipo di imbarcazione: "E' un lavoro che dura giorni e giorni ma che rigenera anche lo spirito. Ogni volta che vai fuori, in mare, cominci ad abbandonare le tue idee e i tuoi problemi, ti distrai. E' un modo per alleggerire il modo di vivere. Preparare la barca può essere un momento di riflessione e di preparazione anche dell'anima", spiega Causin. Un lavoro che Maddalena e Marco, istruttori vela della Fie a Manetta: Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata Uisp, conoscono bene. In questo video, mostrano come si prendono cura della barca sociale Carla.
Un'altra inizativa è in programma il 18 e il 19 giugno: "E' la Festa del solstizio, organizziamo iniziative in tutta Italia". E poi, ancora, la vela Uisp avrà un suo stand alla Barcolana di Trieste, storico evento della vela, in collaborazione con la Vennvind. "Potremo incontrare molte persone del settore: si lavora sempre in collaborazione. Si tratta di appuntamenti importanti per confrontarci", prosegue Causin. Anche dal 5 all'11 giugno la vela Uisp è chiamata ad un appuntamento importante: "A San Benedetto del Tronto si svolgerà il corso di primo livello per ciechi. Siamo molto orgogliosi di aver organizzato questo importante appuntamento formativo in collaborazione con l’Unione Ciechi sezione Marche. È già un successo, avevamo a disposizione 10 posti e sono tutti pieni", conclude Causin. (Chiara Feleppa)