Nazionale

Ai Campionati giovanili di Tennis Uisp si gioca e si fa amicizia

Fino al 25 giugno oltre 150 ragazzi e ragazze di tutta Italia ad Albarella (Ro) per una settimana di competizione e nuove amicizie. Parla A. Barba

 

Al Centro tennis di Albarella (Ro), il 18 giugno sono arrivati oltre 150 giovani tenniste e tennisti per disputare i Campionati nazionali giovanili 2022, appuntamento molto atteso, che, causa covid, mancava da ormai 2 anni. Il lungo stop non sembra tuttavia aver diminuito la voglia di partecipare: "Abbiamo gli stessi numeri dell'ultima edizione. Da un lato questo testimonia che si sentiva la necessità di questo spazio, dDall'altro è dovuto al fatto che, essendo il tennis uno sport praticato in larga parte all'aperto e senza contatto fisico, la pratica non si è mai del tutto fermata", ha detto Alessandro Barba, responsabile nazionale Tennis Uisp. A riprova di ciò, Barba sottolina come quest'anno ci sia stata una grossa affluenza dall'area di Napoli a fronte di una partecipazione solitamente più bassa dovuta alla lunghezza del viaggio, oltre 10 ore di autobus.

Durante questa settimana ci saranno incontri di Campionato, maschili e femminili, sia di singolare che a squadre, suddivisi per età: Under 11, Under 13, Under 15 e Under 17 per gli Amatori; Under 14 e Under 18 per i Master. Ci si iscrive singolarmente, attraverso i circoli territoriali e le coppie si formano sul momento. Fino a venerdì si svolge la fase finale, ma l'impianto del torneo è pensato per permettere di continuare a giocare partite anche a chi è stato eliminato dai tornei principali. "Rispettiamo lo spirito inclusivo Uisp. Ci sono dei tornei alternativi che si svolgono durante le fasi finali con annesse premiazioni: tutti e tutte potranno così giocare e divertirsi nell'arco dell'intera settimana", ha commentato Barba.

Inoltre, durante l'intera settimana ci si allena per una competizione "segreta" che non compare sulla brochure, l'Uisp Tennis Game, le cui gare si svolgono durante la serata finale di premiazione, trasformando quest'ultima in una sorta di show. Si tratta di una serie di prove di abilità tennistica in cui si cimenta un membro scelto per ciascuna squadra, formata su base territoriale. Ce n'è per tutti i gusti: dal prendere una pallina a mezz'aria con un tubo cavo, al tennis al bersaglio, fino alle gare di destrezza nel colpo sotto le gambe. Alla fine si assegna un trofeo cosiddetto itinerante, perchè la squadra vincitrice se lo porta "a casa", custodendolo nella propria sede territoriale Uisp per poi riportarlo ad Albarella l'anno seguente.

Lo spirito dei tornei, riferisce Barba, è molto rilassato: se è vero che la distanza forzata ha reso più difficile l'interazione sociale fra giovani, l'ambiente delle manifestazioni Uisp, dove la competizione va di pari passo con l'inclusione, fa in modo che l'agonismo non mini il rispetto per l'avversario. Inoltre, quest'esperienza ha un duplice valore formativo perchè ragazzi e ragazze vivono per tutta la settimana senza i genitori, in un contesto di responsabilizzazione. "Certo, i primi giorni vedevi i ragazzi un po' intimiditi, magari più ripiegati sui propri telefoni. Ma dopo poco, anche grazie alla grande disponibilità di attività parallele alle competizioni, hanno cominciato a sciogliersi e fare amicizia come in passato: abbiamo ad esempio giovani di Roma che scelgono di giocare in coppia con milanesi, e così via", prosegue Barba, ringraziando il maestro Enrico del Ponte per il supporto pluriennale in quest'esperienza, sia sui campi che nell'organizzazione. (Lorenzo Boffa)

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