Alla vigilia del Congresso nazionale, l'Uisp scrive al Presidente Draghi

Egregio Presidente,

la sua agenda di governo affronterà nei prossimi giorni il tema dei nuovi aiuti in risposta all'emergenza epidemiologica da Covid-19.

Le scriviamo pertanto per sottoporre alla sua attenzione le grandi difficoltà che sta attraversando il mondo dell'associazionismo sportivo di base. Un settore che, lo abbiamo riconosciuto, al pari degli altri è stato destinatario di misure per il sostegno ma che vive una condizione di estrema difficoltà, conseguente alle reiterate misure restrittive legate alla pandemia.

Questa perdurante situazione ha già determinato la chiusura di associazioni e società sportive e molte altre rischiano la stessa sorte. Un effetto che l'intero Paese, non solo il mondo dello sport, crediamo non possa permettersi.

La stragrande maggioranza delle attività è ferma, gli impianti sportivi sono chiusi, sono possibili solo alcune iniziative di interesse nazionale ed inoltre registriamo anche una disparità di trattamento tra organismi sportivi rispetto alle previste opportunità di pratica.

Abbiamo avuto modo di apprezzare pubblicamente l'impianto europeista che lei ha voluto dare nel presentare il suo programma di governo al Parlamento. Ebbene, la Uisp si ispira proprio alla dimensione sociale dello sport che l'Europa da tempo ha affermato.

La diffusa rete dell'associazionismo sportivo di base, che tocca tutto il territorio nazionale, non è altro che una realtà consistente dell'intero terzo settore italiano, ne fa parte a pieno titolo. E come tale rappresenta un forte valore sociale, educativo e solidale, necessario per la coesione stessa delle nostre comunità.

È nostra piena convinzione, e siamo sicuri che sia altrettanto la sua, che promuovere lo sport sociale sia un modo per affermare il ruolo che la cultura motoria e sportiva possono e devono assumere nel costruire una società resiliente e sostenibile, nel più ampio processo di ripresa economia e sociale.

Perché ciò possa accadere e perché nessuno rimanga indietro, in questa terribile pandemia, riteniamo necessario chiederle che nei prossimi provvedimenti siano previsti aiuti consistenti per sostenere l'associazionismo sportivo e la sua attività istituzionale, i lavoratori dello sport, la gestione degli impianti.

Ovvero, tutto quel vasto mondo che produce un enorme impatto sulla promozione e prevenzione della salute, presupposto per un benessere di comunità che sta alla base della nostra dimensione individuale e collettiva.

Ringraziandola per l'attenzione e per tutto quello che siamo sicuri farà, le rinnoviamo gli auguri di buon lavoro.

Vincenzo Manco, Presidente nazionale Uisp