Nazionale

Attività equestri Uisp: Forsoni ancora presidente

A conclusione di più di due mesi di dibattito e di assemblee in tutta Italia, dal 30 novembre al 2 dicembre si è svolta a Chianciano Terme la VII Assemblea nazionale della Lega attività equestri della Uisp. In rappresentanza dei 13.481 soci (erano 10.696 nel 2009) e delle 426 associazioni affiliate (329 nel 2009), 20 delegati, provenienti da 13 regioni, e numerosi invitati hanno dato vita a un confronto molto partecipato e produttivo per lo sviluppo dell’Associazione. Al termine dei lavori l’Assemblea ha eletto il nuovo Consiglio nazionale, composto da 13 membri, che nella sua prima riunione ha confermato alla Presidenza nazionale Fabrizio Forsoni, quarantenne, nato a Montepulciano, ma umbro di residenza. A lui abbiamo chiesto le impressioni sull’Assemblea e le priorità per il prossimo quadriennio.

Innanzitutto credo debba essere soddisfatto dei numeri: nel tuo primo quadriennio è proseguita in modo considerevole la tendenza, registrata anche negli anni precedenti, all’aumento sia dei soci, sia delle associazioni affiliate.
“I numeri non possono che soddisfarci, ma ancor più ci conforta la convinzione che essi derivino dalla qualità delle nostre attività, dei nostri servizi e della nostra formazione. Vorrei anche sottolineare che in questi quattro anni abbiamo esteso la nostra presenza in tutto il territorio nazionale e che a questa Assemblea ci siamo presentati con sei Leghe regionali costituite ((Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Puglia e Umbria), alcuni coordinamenti regionali e soprattutto con centri e circoli ovunque. Sono però soddisfatto soprattutto dalla ricchezza del dibattito che si è sviluppato nelle assemblee regionali e che ha prodotto contributi notevoli per le elaborazioni dell’Assemblea nazionale, specie sui temi della formazione, delle attività, delle proposte per le aree del disagio e per il turismo equestre. Dati rilevanti sono inoltre l’età media (meno di 40 anni) dei delegati e dei nuovi consiglieri e la percentuale, circa 34%, delle consigliere: non corrisponde ancora al rapporto numerico di genere fra i nostri soci, quasi paritario, ma abbiamo compiuto comunque un passo avanti. E già che stiamo parlando del nuovo Consiglio nazionale, sottolineo che otto membri su tredici sono neoeletti: un rinnovamento di cui siamo fieri”.

Nella tua relazione introduttiva hai puntato molto sulle parole d’ordine da tempo care alla Uisp: diritti, ambiente, solidarietà.
“La LAE si propone di realizzare il diritto allo sport centrato sul soggetto, a misura di ognuno, con attività che avvicinino tutti, nessuno escluso, favorendo sperimentazioni innovative e integrazioni multidisciplinari (contenuti, operatori). Il rispetto dell’ambiente è nel DNA: il contatto è diretto e attiene alla vita, prima che all’attività. La natura è il contesto della relazione cavallo - cavaliere. Una natura non sfruttata e assoggettata alla logica della crescita, ma neppure quella inaccessibile e museificata: un ambiente vissuto, in modo garbato e sostenibile, valorizzato nelle sue vocazioni sportive. Le esperienze nel campo del disagio sociale e dell’integrazione delle persone con disabilità (ma ognuno è diversamente abile), le sperimentazioni di pet-therapy, ASA (attività sportiva assistita), con l’Anpis (Associazione nazionale polisportive integrazione sociale) e con Special Olympics fondano l’identità solidale. Alla centralità dell’individuo si somma quella di un altro essere vivente, con le sue altrettanto specifiche caratteristiche. La formazione si basa, di conseguenza, oltre che sulle tecniche, sulle competenze comunicazionali, pedagogiche, etologiche, basilari per la comprensione dei bisogni”.

Nel corso dell’Assemblea i delegati si sono divisi in tre gruppi: ambiente, attività, disagio. Si tratta di priorità per il futuro quadriennio?
“Senza alcun dubbio. Ricordo che i temi dei gruppi di lavoro sono stati proposti e approvati dagli stessi partecipanti, a significare quanto coinvolgano l’identità stessa dell’Associazione. Ovviamente ad essi si aggiungono impegni precisi sulla formazione, che è stata da sempre uno dei cardini delle nostre innovazioni, la comunicazione e i rapporti esterni. Questi ultimi due argomenti sono ovviamente collegati. Oltre a proseguire le strategie fino ad oggi attuate, dovremo sviluppare politiche e proposte in grado di attirare l’attenzione dei media generalisti e di settore, che consentano di dialogare con il grande pubblico nell’intento di avvicinare sempre più giovani alle nostre proposte”. 

Accennavi a una particolare attenzione da riservare alle relazioni esterne.
“Ci siamo sempre impegnati a definire una mirata strategia di relazioni istituzionali, che consentano alla Lega attività equestri di confermarsi o di divenire interlocutore autorevole non solo del sistema sportivo, ma anche del mondo politico e delle istituzioni. Nello specifico equestre ci pare che qualche cosa si muova. La costituzione della Consulta potrà rispondere concretamente alla necessità di programmazioni comuni e nel primo incontro che ho avuto con la nuova presidente della Fise, Antonella Dallari, ho colto una disponibilità pragmatica al dialogo. Noi, come sempre, siamo pronti a svolgere il nostro ruolo”.
(di Paolo Tisot)

La relazione introduttiva dell’Assemblea (pdf).

Questa la composizione del Consiglio nazionale attività equestri Uisp: Fabrizio Forsoni, presidente (Umbria); Luca Bisti (Lazio); Barbara Basciani, (Emilia-Romagna); Luigi Castelluzzo, (Puglia); Giovanna Fabiani, (Friuli Venezia Giulia); Ernesto Lamberti, (Lombardia); Giovanni Manca, (Sardegna); Massimo Montalbini, (Marche); Arnaldo Poggiani, (Umbria); Claudia Rabezzana, (Piemonte); Mariagrazia Squadrani, (Emilia-Romagna); Fabio Tascone, (Toscana); Aldo Tassoni, (Calabria).

 

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