Quella domenica 1 aprile 1984 doveva essere proprio dolce, come una rainbow cake, torta arcobaleno. Forse per questo motivo Maria Grazia Navacchia in Savasta rievoca quella giornata magica mentre impasta sorridente una torta arcobaleno. Una giornata per lei molto importante, come lo fu per migliaia di altri runner e per l'Uisp. Lei conquistò il terzo posto nella classifica unica compensata correndo a Torino. Tutti gli altri entrarono per la prima volta in una classifica unica compensata nazionale senza spostarsi dalla propria città, spalla a spalla con chi correva a Bolzano o a Palermo. Maria Grazia conquistò il podio virtuale, come diciamo oggi, proprio lei, mamma, lavoratrice e atleta, come ama sottolineare e ricordare, ancora oggi: “Iniziava un’avventura per l’Italia e per l’Uisp. Tutti verso lo stesso traguardo: campioni di fondo e atleti di tutti i giorni, scolaresche e intere famiglie”.
E' anche per il suo entusiasmo contagioso, che Francesca Spanò, della redazione nazionale Uisp, ha ideato il video ufficiale di Vivicittà 2024, centrandolo proprio su di lei e sulla sua storia. Per dare a tutti e a tutte l'appuntamento per questa edizione di Vivicittà 2024 che si correrà domenica 14 aprile. L'abbiamo contattata telefonicamente e lei ha accettato con piacere e cortesia. Francesca Spanò, con la collaborazione di Layla Mousa, responsabile dell'Ufficio manifestazioni nazionali Uisp, ha curato l'ideazione e la realizzazione. Ed ha raggiunto Maria Grazia nella sua casa di Torino.
"Era la prima domenica di aprile, il primo giorno del mese, era il 1984", dice Maria Grazia, allora ventisettennne. Vengono inquadrati giornali e foto dell'epoca, che lei custodisce ordinatamente in un album. E intanto comincia a lavorare la torta arcobaleno, dai molti significati. Pace, innanzitutto, ma anche tanti strati colorati, ognuno dei quali rappresenta un valore che Vivicittà ha portato nel mondo: inclusione, diritti, solidarietà, salute, sana competizione, rispetto, ambiente.
"Eravamo tanti e tante al via - prosegue Maria Grazia Navacchia nel video - C’era tanta emozione, per me era una delle primissime gare. Io, una mamma, lavoratrice con la passione per la corsa, correvo al fianco di atleti e atlete. Pronti, partenza, via! Partimmo in contemporanea in venti città italiane, per i diritti, l’ambiente, la solidarietà. Coinvolgeva tutti, grandi, bambini, famiglie con passeggini".
"Un grande evento, dietro Vivicittà c’è l’idea di condivisione, stesso momento, stesso via. La radio che unisce. Io c’ero quel primo aprile, continuo a correre ancora oggi. Sono passati 40 anni e Vivicittà continua a essere messaggera di pace, solidarietà internazionale, stili di vita attivi e salute. Auguri Vivicittà, buon compleanno!" E a spegnere quelle candeline, al suo fianco, siamo in 30.000, proprio come in quel 1 aprile di quaranta anni fa. (di Ivano Maiorella)