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Con il Tocatì, il gioco entra nel patrimonio immateriale Unesco

Il Festival Tocatì, cui l'Uisp partecipa ogni anno, ha ottenuto l'importante riconoscimento. Il commento di Arianna Nerini e Simone Picelli

 

Tocatì, il Festival internazionale dei giochi di strada di Verona entra nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'Unesco. Il riconoscimento è stato conquistato durante la 17/a sessione del Comitato internazionale, svolta a Rabat, in Marocco, cui partecipano oltre 2000 delegati provenienti da 180 Stati sotto la presidenza di un italiano, Pier Luigi Petrillo.

Per l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura il Tocatì è una "buona pratica per l'umanità", ed è il primo per l'Italia ad avere ottenuto il riconoscimento prestigioso. Nato nella città di Romeo e Giulietta nel 2003 da un progetto dell'Associazione Giochi Antichi, il Tocatì è diventato un punto di riferimento mondiale per tutti gli appassionati del gioco tradizionale. "Tocatì" in dialetto veronese significa "tocca a te", un modo di dire tipico dei giochi. "Un risultato incredibile, raggiunto in vent'anni con tantissime persone che hanno sempre visto nei giochi e sport tradizionali un luogo d'incontro di culture e valorizzazione delle differenze. In cui ognuno si sentiva parte di un progetto. Il Tocatì è tutto questo", ha commentato Giuseppe Giacon, vicepresidente dell'Associazione Giochi Antichi.

Anche l’Uisp era in piazza Bra a Verona con il presidio in attesa della proclamazione, infatti il Settore di Attività Giochi Uisp nazionale ha sempre collaborato alla realizzazione del Festival, partecipando attivamente e contribuendo con le sue proposte di giochi. 

“L’ingresso del Tocatì nel patrimonio Unesco è un riconoscimento importante - dice Arianna Nerini, responsabile Giochi Uisp - e la ormai storica partecipazione dell’Uisp al Festival sancisce, se ce ne fosse ancora bisogno, la doppia anima della nostra associazione: quella sportiva e quella di promozione sociale e culturale, con il suo impegno per la riscoperta, salvaguardia e promozione dei nostri giochi tradizionali. Questo ingresso ufficiale nella lista del patrimonio culturale immateriale conferma, inoltre, il valore sociale del gioco, non semplice occasione di svago, ma attività socializzante e inclusiva, che costruisce cultura e la trasmette attraverso la condivisione”.

L’Uisp è sempre presente ed arricchisce il Festival con proposte innovative, come accaduto negli ultimi anni con il parkour, grazie all’Uisp Verona. “Il Festival è ormai diventata una realtà internazionale - dice Simone Picelli, presidente Uisp Verona - con partecipazioni da tutto il mondo, che danno vita ad un contesto in cui il gioco popolare, di strada, storico, viene condiviso in tutte le sue declinazioni, infatti, ogni anno viene ospitato un gioco tradizionale dal mondo”. 

Il Festival si tiene tutti gli anni nel terzo week-end di settembre, e quella del 2022 è stata la ventesima edizione e ha visto una grande partecipazione dall’Italia e dall’estero, anche perchè era il grande ritorno, dopo un’edizione on line nel 2020 e una in forma ridotta nel 2021. (Elena Fiorani)

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