Nazionale

Consiglio Nazionale Coni, l'intervento di Tiziano Pesce

Il presidente nazionale Uisp al 289° CN Coni, su lavoro sportivo, rapporto tra Fsn, Dsa e Eps, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

 

Tiziano Pesce ha preso parte ieri, mercoledì 4 maggio, al 289° Consiglio Nazionale Coni, che si è tenuto a Roma, al Salone d'Onore di Palazzo H al Foro Italico in modalità mista con partecipazione in presenza e in collegamento telematico. 

Il presidente nazionale Uisp, tra i consiglieri Coni in rappresentanza degli Enti di promozione sportiva, è intervenuto sulle tematiche del lavoro sportivo, del rapporto fra Federazioni, Discipline associate ed EPS e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“In un Consiglio che ha registrato diversi interventi sul recente riconoscimento della FIGC delle atlete tesserate in serie A come professioniste, che hanno anche evidenziato il problema delle risorse necessarie a sostenere il percorso del professionismo sportivo da allargare alle altre federazioni (il Dipartimento per lo Sport ha poi tenuto a fornire, in una nota, alcune precisazioni in merito – ndr), in molti – racconta Tiziano Pesce - ci siamo complimentati con il presidente Gravina per la decisione assunta, sicuramente una scelta storica che non si può che auspicare che sia un esempio da seguire per altre federazioni, un riconoscimento che ha visto da tempo anche la Uisp impegnata nel rivendicarlo, a partire dalla Carta europea dei diritti delle donne nello sport, così come associazioni sindacali e di rappresentanza di atlete e atleti, come Assist e Assocalciatori".

"Nel contempo, ho voluto però portare all’attenzione, di quello che in più occasioni è stato definito il Parlamento dello sport italiano, la tematica ampia del lavoro sportivo e della portata del Decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, con un accompagnamento, anche in termini di risorse e sostegni, che deve essere considerato sull’intero comparto sportivo, e soprattutto sul futuro inquadramento del lavoro sportivo di quelli che sono gli attuali dilettanti impiegati nelle associazioni e nelle società sportive e negli organismi sportivi di base”.

Entrando nel merito, Pesce si è rivolto direttamente al presidente Malagò, chiedendogli l’esistenza di eventuali novità riguardo al percorso di integrazione e correzione della normativa esistente.

“Il decreto 36 – ha proseguito Pesce in consiglio - è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ormai più di un anno fa, la scorsa estate era stato avviato un percorso di ascolto da parte dell’Autorità di Governo in materia di sport, dalla sottosegretaria Vezzali, anche noi siamo stati auditi; nel settembre scorso era stato poi istituito un tavolo tecnico incaricato di fare sintesi dei contributi pervenuti nell’ambito del procedimento di consultazione avviato, al fine di elaborare una proposta, integrativa e/o correttiva della normativa. Non sono solito ad andare dietro a voci e rumors, ma quelle che circolano in queste settimane parlano di un percorso correttivo che andrebbe totalmente a superare la prevista figura dell’amatore, anche in presenza di altri redditi, eliminando sostanzialmente del tutto l’istituto del compenso sportivo. Come Uisp è da tempi non sospetti che chiediamo che vengano riconosciute le giuste tutele previdenziali ed assicurative alle lavoratrici ed ai lavoratori, ci eravamo anche opposti a suo tempo all’aumento del plafond di esenzione da 7.500 ai 10 mila euro, questo per dire che l’attenzione ci deve essere tutta ma c’è il rischio di schiantare, uso questo verbo che potrebbe sembrare forte, l’intero movimento di base, soprattutto con gli oltre due anni di pandemia che abbiamo alle spalle”.

Il presidente Malagò, nel ringraziare Pesce dell’intervento, ha comunicato che ci saranno novità a breve, aggiungendo che si tratta di “una tematica sacrosanta, altrimenti si potrebbe rischiare di confondere le priorità sulla questione sportiva”, e che si vive in una situazione di “pending”. 

Per quanto riguarda la “Commissione RAPPORTI FSN/DSA - EPS Convenzioni”, costituitasi in seno al Consiglio nazionale Coni lo scorso ottobre, con il compito di fare approfondimenti ed istruire proposte, e convocata per svolgere il suo primo incontro il prossimo 17 maggio, Tiziano Pesce, che ne è componente, ha voluto evidenziare come “l’auspicio sia quello espresso dal presidente Malagò, di mettersi attorno ad un tavolo con la buona volontà di trovare soluzioni per il bene dell’intero mondo sportivo, da quello agonistico di prestazione a quello promozionale, essendoci tutte le condizioni per poter fare un ottimo lavoro”.

Sul tema Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, affrontato negli interventi da diversi presidenti federali, Pesce ha poi sottolineato come “gli Enti d promozione si sarebbero aspettati di essere organismi sportivi protagonisti del percorso, trattandosi, oltretutto, della Missione cosiddetta Inclusione e coesione”.

Su tale importante questione, gli EPS si erano espressi con una lettera aperta, inviata anche alla Sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali. La stessa Sottosegretaria, con una propria tempestiva nota riscontrata ai presidenti nazionali degli Enti, aveva comunicato di aver letto con attenzione la lettera con la quale si evidenziava il ruolo fondamentale degli Enti di promozione sportiva per lo sviluppo dello sport nel Paese e che, sin dalle linee programmatiche, aveva rappresentato come la politica pubblica sportiva dovesse essere improntata allo sviluppo della dimensione sociale dello sport, della sua capacità di aggregazione, di inclusione, di diffusione dei valori educativi.

Ed è in questa prospettiva, aggiungeva la Sottosegretaria Vezzali, che si sta orientando l'azione del Governo, fortemente impegnato nell'implementazione della riforma del 2018, anche attraverso la società Sport e Salute, in adempimento degli indirizzi dell'Autorità di governo. Orientamento che troverà conferma anche nei prossimi provvedimenti, con particolare riguardo alle risorse destinate alla promozione e diffusione dell'attività sportiva.

La nota aggiungeva inoltre che è in corso un approfondimento sulla valorizzazione del ruolo degli Enti, grazie alla loro capillare presenza sul territorio nazionale, per sostenere i progetti relativi allo sport di base, anche attraverso il loro coinvolgimento della pianificazione nell'ambito dell'impiantistica sportiva.

Per leggere il comunicato stampa del Coni sul 289° Consiglio Nazionale clicca qui 

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