Nazionale

Corpi e differenze: Uisp Toscana al festival Equivalenze

Dal 30 ottobre all'1 novembre tre giorni di scambio e confronto per guardare la diversità come una risorsa preziosa da valorizzare

 

Dal 30 ottobre all'1 novembre a Firenze, presso il complesso Le Murate (nell’omonima piazza), si svolge la settima edizione di Equivalenze, il festival che invita a guardare la diversità come una risorsa preziosa da riconoscere e valorizzare. Il festival, organizzato dal Comune di Firenze e da Il Girasole cooperativa Sociale nell'ambito del Festival dei Diritti, propone tre giornate dedicate all’inclusione, al rispetto delle differenze e alla costruzione di comunità solidali.

Al festival Equivalenze 2025 sarà presente anche Uisp Toscana, portando il proprio impegno verso l'inclusione e la formazione nel mondo dello sport e della società. L'appuntamento è sabato 1 novembre dalle 17.30 alle 19 all'interno del panel “Introduzione a identità e corpo, fluidità di genere e corpi plurali”, che si svolgerà nella sala Ketty La Rocca. Il confronto, moderato da Vincent Vallon e Christian Cristalli, verterà sul corpo come atto politico, rivoluzionario e trasformativo per la società. Corpi che superano modelli e norme di genere, nei contesti dello sport, della sanità, del lavoro e della scuola. Lo sport può essere uno spazio dove identità e corpi trovano riconoscimento, ma anche un luogo in cui si riproducono stereotipi e discriminazioni. Quali pratiche possiamo promuovere affinché lo sport diventi davvero plurale e strumento di cambiamento? Proveranno a rispondere Lucrezia Urlaro, politiche di genere Uisp Toscana, e Maria Grazia Pugliese, Formazione Uisp Toscana.

Lucrezia Iurlaro parlerà dello sport come spazio politico e sociale in cui la pluralità di generi e corpi può trovare riconoscimento e liberazione dalle norme stereotipate. Illustrerà le pratiche da promuovere affinché lo sport diventi realmente inclusivo e capace di superare le discriminazioni. 

Maria Grazia Pugliese affronterà, invece, il tema della disabilità da una prospettiva innovativa, invitando a riscrivere i confini che tradizionalmente definiscono i corpi. Il suo intervento metterà l’accento sulla disabilità non come ostacolo, ma come possibilità di aprire nuove vie di inclusione, grazie anche alla forza della formazione come strumento di cambiamento e riconoscimento reciproco. Parlare di disabilità significa, infatti, andare oltre le etichette e i limiti imposti dallo sguardo sociale, per restituire centralità alle persone, ai loro corpi e alle loro identità. La pluralità dei corpi e delle esperienze non è un ostacolo, ma una risorsa: la disabilità ci costringe a ripensare le relazioni, le pratiche quotidiane e le strutture della società, aprendo prospettive nuove di inclusione e di riconoscimento reciproco.

Il programma del festival

Tutte le iniziative sono gratuite: è richiesta l’iscrizione online per i laboratori a numero chiuso.