Nazionale

Detenuti e podisti Uisp insieme a Sassari e Cremona per Vivicittà

Sabato 27 maggio la corsa Uisp è entrata nel carcere di Cremona e in quello di Nuchis (Ss), per una giornata di sport e diritti

 

Dalle strade e dai centri delle città Vivicittà prosegue la sua corsa negli istituti penitenziari e minorili con la manifestazione nazionale di Vivicittà "Porte aperte". La "corsa più grande del mondo" supera le mura delle carceri italiane per concentrarsi sul diritto all'attività motoria e al benessere delle persone recluse. Sabato 27 maggio l'iniziativa nazionale Uisp ha fatto tappa a Cremona e a Nuchis, in provincia di Sassari, dove un gruppo di atleti ha corso insieme ai detenuti per creare un ponte, un’occasione di scambio e socializzazione.  

La Nuova Sardegna ha dedicato una pagina all'iniziativa, con l'articolo di Paolo Ardovino, che è entrato nel carcere di alta sicurezza per assistere alla gara: "Cosa è giusto e cosa è sbagliato: diventa pure esercizio retorico per passare il tempo - scrive Ardovino - le due accezioni è facile che si celino piuttosto dietro i due veri concetti, che qui sono legale e illegale. Guardano dall'alto come un monito, alti sopra le teste e sopra la muraglia grigia che ricopre il perimetro di un carcere. Legale o illegale, e poi a cascata giusto o sbagliato, dentro o fuori. Ragionamenti da esordiente, da uno che per la prima volta valica l'ingresso - il cancello, la sala dove lasciare i propri effetti personali, il corridoio recintato, il portone sul cortile interno - di una casa di reclusione, quella di Nuchis, intitolata all'appuntato Paolo Pittalis. Forse a volte le cose sono molto più semplici e nella semplicità di una piccola gara di corsa ieri, i detenuti del carcere ad alta sicurezza tempiese, hanno abbracciato il mondo che sta fuori. Merito di una manifestazione Vivicittà/ViviNuchis che ha portato una trentina di corridori di società di atletica locale a gareggiare insieme a trenta reclusi".

“Il ponte che Vivicittà crea con il carcere è segno di speranza e di comunità – afferma la presidente del Comitato Uisp Sassari, Loredana Barra - Il modello educativo che è solo giudicante, non porta alla comprensione dell'errore e non porta alla ri-educazione. La consapevolezza invece è parte integrante della crescita personale di ognuno di noi. Se l’errore è solo “colpa” produce un dolore psichico che rimane nascosto nella mente e ritorna. "Errore" proviene da errare che indica il “muoversi verso, vagare” e per trasformare questo errore, questo errare, in un percorso che riprenda la strada giusta dobbiamo costruire dei ponti che portino a comprendere e rielaborare l’errore attraverso azioni ricche di significato e di senso. E lo sport può essere lo strumento giusto”. “Vivicittà è, infatti, anche la corsa dei diritti, e ha da sempre una enorme valenza sociale. Persone che stanno scontando una pena per gli errori commessi possono sentirsi nuovamente parte di una manifestazione – prosegue Francesco Pipia, responsabile Atletica Uisp Sassari - Partecipare a una gara di atletica e vivere un momento di normalità e di incontro con la comunità esterna grazie allo sport".

"La corsa si è svolta lungo l'intero perimetro del cortile, negli spazi delimitati dalle aree verdi: otto giri, quasi 7 km corsi in una ventina di minuti - prosegue il giornalista de La Nuova Sardegna - C'è chi si è messo di impegno e ha dedicato giorni di allenamento per l'evento e chi ha un po' corso e un po' camminato, perché tanto l'importante è partecipare. Per tutti l'occasione per uscire da una certa monotonia che, oltre le lezioni e le attività ricreative, comunque c'è".

Nella mattinata di sabato 27 maggio Vivicittà Porte aperte è arrivata anche nella casa circondariale di Cremona, per la sua diciottesima edizione all'interno del carcere Cà del ferro: la corsa, lunga 6 chilometri, si è svolta attraverso un percorso interno al carcere, con l'organizzazione dell'Uisp Cremona e la partecipazione del gruppo podistico DLF di Cremona, con i rappresentanti del duathlon e triathlon. Hanno preso parte alla manifestazione anche alcuni ragazzi di una classe quinta del Liceo Scientifico G. Aselli, accompagnati dal professore Luigi Galli, e l’assessore allo Sport Zanacchi Luca ch,e oltre ad aver premiato i vincitori, ha corso i 6 km assieme agli oltre 50 detenuti. La direttrice del carcere, Rossella Padula, ha dato il via alla manifestazione e premiato il primo arrivato. La premiazione è stata condotta dalla presidente Uisp Cremona, Anna Feroldi, che si è congratulata con tutti i circa 100 partecipanti. "Torna la corsa-camminata Uisp rivolta ai detenuti e non solo - ha raccontato Feroldi a CremonaOggi - Una nuova opportunità di inclusione e di sport davvero per tutti che noi da tanti anni portiamo a Cremona".

 "Vivicittà Porte Aperte – spiega Feroldi – è l’evento clou di una serie di iniziative che abbiamo portato all’interno della struttura. La risposta è stata molto positiva: c’è stata sana competizione tra i ragazzi, che hanno interagito tra loro anche al di là della dinamica sportiva. C’è una sorta di scambio che ritengo molto utile, due mondi diversi che si approcciano e che si scoprono vicendevolmente". Oltre a Vivicittà, per i detenuti l’appuntamento con lo sport è a cadenza settimanale: "Una volta a settimana — continua la presidente Uisp — i ragazzi praticano diverse attività sotto la guida di un istruttore. Il prossimo appuntamento sarà il 17 giugno, per il torneo di calcio".

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
UISPRESS

PAGINE UISP

AVVISO CONTRIBUTI ASD/SSD

BILANCIO SOCIALE UISP

FOTO

bozza_foto

VIDEO

bozza_ video

Podcast

SELEZIONE STAMPA

BIBLIOTECA UISP