Venerdì 2 marzo si è svolta a Zurigo la quarta Conferenza della Fifa- Fédération Internationale de Football Association, su uguaglianza e inclusione (Conference for Equality and Inclusion). In rappresentanza delle politiche internazionali Uisp ha preso parte all’incontro Daniela Conti. La conferenza ha affrontato vari temi legati alla promozione delle pari opportunità per le donne nel calcio, sia a livello di dirigenza che di accesso al gioco; si è parlato, inoltre, dell’importanza del calcio come fattore di inclusione sociale per persone con disabilità, rifugiati e migranti. Nelle varie sessioni si sono succedute diverse testimonianze, sia di calciatori e calciatrici famosi come Frederick Kanoute e Jean Sseninde, sia di promotori di progetti sociali che coinvolgono associazioni sportive di base. Per l’Italia è intervenuta Fiona May, responsabile integrazione della Figc-Federazione italiana gioco calcio, che ha descritto le difficoltà che ancora persistono nel nostro paese legate al razzismo nei confronti delle persone nere e ha presentato le iniziative che la Federazione porta avanti.
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“Dalla conferenza sono emersi diversi temi rilevanti – spiega Daniela Conti – è stato sottolineato quanto il calcio, e lo sport in genere, siano in grado di creare inclusione sociale. Infatti, tutte le esperienze presentate alla conferenza hanno avuto come filo conduttore il calcio come strumento di comunicazione, educazione e socializzazione per tutti, al di là di lingue, culture e religioni. Sono state poi presentate le misure di promozione dell’antirazzismo che la Fifa ha promosso in vista dei Mondiali di calcio 2018 che si giocheranno in Russia. La Fifa sta ponendo particolare attenzione al tema dell'omofobia. Anche dopo quanto accaduto ai Giochi invernali di Sochi 2014, è fondamentale prestare attenzione alle richieste delle associazioni LGBTQI che temono aggressioni e azioni di discriminazione anche da parte del governo russo. Sebbene Aleksej Smertin, ex capitano della nazionale russa e attuale responsabile antirazzismo e antidiscriminazioni per i campionati del mondo di calcio russi, abbia rassicurato tutti sulle misure che la Russia sta attuando per prevenire atteggiamenti discriminatori e omofobici, permane apprensione da parte di alcune associazioni dello sport di base”.
“Il mio intervento – continua Conti – si è concentrato sulla necessità che la Fifa intervenga sulle normative per permettere a rifugiati e richiedenti asilo di partecipare a pieno titolo a campionati federali, seppure a livello amatoriale, perché una legge attuale impedisce il loro tesseramento. Questa norma è stata prevista per impedire il traffico dei calciatori minori stranieri, principalmente provenienti dall’Africa, ma sta diventando una barriera enorme per la pratica di base dello sportpertutti. La Fifa ha espresso una prima apertura e ha accolto la possibilità di aprire un dialogo in merito e su questo ho potuto avere un lungo scambio, al termine della conferenza, con la responsabile legale del settore minori della Fifa. Infine, ampio spazio è stato dedicato alla difficile condizione delle donne in Africa, che subiscono discriminazioni multiple in quanto musulmane, nere, con disabilità fisiche o psichiche, che rende ancora più complicato il loro ingresso nel mondo dello sport”.
La Conferenza è stata anche l’occasione per promuovere l’impegno della Fifa verso pari dignità e diritti per le donne nel calcio, ed è stato evidenziato che per la prima volta la Fifa ha una donna come segretario generale, Fatma Samoura, e sei donne nel board, a conferma dell’impego per le pari opportunità anche a livello istituzionale.
I prossimi impegni delle Politiche internazionali Uisp prevedono la partecipazione al Forum europeo dello sport a Sofia, organizzato dall’Unità Sport Comunità Europea, il 21 e 22 marzo e alla riunione Isca-International sport and culture association, in programma a Roma dal 26 al 28 marzo. Infine, giovedì 29 marzo si terrà a Cagliari una tavola rotonda all’interno del progetto Active Voice, organizzata dall’Uisp Sardegna, cui parteciperanno enti locali e Asl. (Elena Fiorani)