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Ecoinnovazione nello sport: l'Uisp a Ecomondo

A Rimini si è svolta, dal 3 al 6 novembre, la Fiera dello sviluppo sostenibile. Gli argomenti e le proposte. Parla S. Cannavò

Dal 3 al 6 novembre a Rimini si è tenuto Ecomondo, Fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile. L’Uisp era presente con Santino Cannavò, responsabile politiche ambientali Uisp, che ha preso parte ad uno dei gruppi di lavoro previsti all’interno del programma degli Stati generali della green economy, quello su ecoinnovazione.
“Questa edizione degli Stati generali si colloca in un anno importante per la green economy - ha detto Cannavò - infatti il 30 novembre si aprirà a Parigi Cop21 e da alcuni mesi è attivo il nuovo programma Onu di Sustainable Development Goals (obiettivi di sviluppo sostenibile) inseriti nell’Agenda 2030. Sono appuntamenti importanti che maturano e si concretizzano in un momento di grande attenzione alle sorti del pianeta, le strategie possibili e gli attori che debbono concorrere a questa chiamata mondiale. L’Uisp è l’unico soggetto sportivo coinvolto, perché interessato a ragionare sui temi e a proporre azioni parallele”.

Come investire in ecoinnovazione? “Nell’ambito dello sport, noi siamo stati ecoinnovatori - ha proseguito Santino Cannavò - Pensiamo alle nostre manifestazioni nazionali, che da anni lavorano sull’aspetto dell’impatto zero. Ora abbiamo bisogno di mettere a sistema i modelli. Ad esempio attraverso la contabilità ambientale: riuscire a progettare lavorando su un bilancio preventivo che affronti gli aspetti economici e ambientali provando ad azzerare l’impatto delle nostre azioni. Limitare il consumo del suolo, non solo non costruendo ma anche riutilizzando in modo creativo spazi ed edifici, innovando le strategie che in passato hanno cementificato anche nell’ambito sportivo. Esiste un Piano nazionale per la diminuzione dell’emissione di gas serra, la decarbonizzaizone dello sport potrebbe condurre ad agevolazioni fiscali, anche attraverso la riqualificazione dell’impiantistica sportiva. La mobilità inquadrata in un contesto di infrastrutture verdi, trasporto pubblico, piste ciclabili, noi possiamo intervenire con progetti sul cammino e attraverso la capillarizzazione della proposta sportiva, con piccoli impianti di vicinato. Un altro argomento all’ordine del giorno è l’unione di sport e turismo sostenibile, un binomio sempre più vincente. Sono tutti elementi che hanno caratterizzazioni economiche e sociali. Un ultimo tema è stato quello dei fondi europei, per un loro utilizzo in direzione green”.

“Ogni giorno che passa diminuisce la possibilità di svolgere attività motoria in ambienti sicuri per la salute dell’uomo - ha concluso Cannavò - Le nostre buone pratiche possono creare nuove opportunità, nella consapevolezza che questa sia l’unica risposta possibile all’emergenza ambientale”. 

Gli argomenti al centro della discussione sono stati: il capitale naturale, con l’obiettivo di rimettere al centro la natura, affinchè passi da soggetto da cui tutti attingono per restituire rifiuti, a soggetto e motore di crescita per il mondo dell’economia; il consumo di suolo; l’importanza dell’acqua e della biodiversità. Un argomento forte è stato quello dell’adattamento climatico: con l’aumento di un grado della temperatura globale, è necessaria un’azione di prevenzione per l’assetto idrogeologico. Si è parlato anche di economia dei rifiuti e di economia circolare, che prevede un uso della materia tale da stare dentro circolo virtuoso, perché la natura non ha rifiuti. Le riflessioni si sono tradotte in una serie di proposte, che il Consiglio nazionale della green economy farà al Governo. (Elena Fiorani)

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