Nazionale

Gioco e cultura con Uisp Veneto. Perchè gioco è cultura

Dai tre giorni di formazione a Bassano del Grappa sono emersi elementi utili alla crescita del settore. Parlano A. Nerini, E. Lesignoli

 

Uisp Veneto è stata co-protagonista della formazione residenziale "Gioco & - Esperienze ludiche che connettono", realizzata dal 23 al 26 ottobre a Bassano del Grappa ed inserita nel quadro del progetto Tran-sport. Tre giornate immersive, scandite da sessioni di gioco, approfondimenti teorici, condivisioni e momenti di socialità informali, che hanno visto partecipanti provenienti da diverse realtà sociali e professionali del Veneto.

La proposta è nata dall’intenzione di mettere in relazione e dialogo tre organizzazioni con approcci, sguardi e competenze diverse: Uisp Veneto, Collettivo LudoPratico (gruppo operativo interno alla Cooperativa Sociale Adelante di Bassano del Grappa), Cooperativa ConTatto Cemea Veneto di Padova. La proposta è stata sostenuta anche dal CNCA Veneto, network di riferimento della realtà ospitante, Cooperativa Sociale Adelante.

I contenuti, le pratiche, gli approcci e i valori Uisp sono stati condivisi da Erasmo Lesignoli, responsabile nazionale per 32 anni del settore Giochi e Sport tradizionali Uisp, coadiuvato da Pierangelo Giovanetti, collaboratore e atelierista.

Le attività ludiche stanno riscontrando negli ultimi anni un interesse sempre maggiore, sia tra il grande pubblico che tra i professionisti che, a vario titolo, operano utilizzando giochi e dispositivi affini. Aumentano i numeri delle presenze alle fiere di settore e si diffondono sempre più iniziative territoriali che fanno del gioco il loro tema centrale. Citando un dato riportato da Erasmo Lesignoli, solo l’Uisp realizza circa 120 manifestazioni ed eventi all’anno a tema ludico sul territorio nazionale.

Alla luce di questi trend, si è deciso di promuovere questo evento come occasione e opportunità di incontro, scambio, approfondimento e rafforzamento delle collaborazioni. Le principali tematiche affrontate sono state: riferimenti culturali e pedagogici in ambito ludico, strumenti e metodologie per l'organizzazione di eventi e l’allestimento di contesti ludici, utilizzo dei giochi di ruolo e di metodologie narrative per lavorare su aspetti identitari e relazionali. Gioco& Cultura, Gioco& Eventi, Gioco& Narrazioni sono stati i fil rouge che hanno connesso persone, pratiche, esperienze, riflessioni, prospettive per il futuro. 

"Questo evento ribadisce l’importanza del gioco per uno sviluppo armonico della persona – commenta Arianna Nerini, coordinatrice Giochi Uisp - Far conoscere, non solo i giochi di un tempo ma altri tipi di attività ludiche e modalità di gioco, è un obiettivo del nostro Settore di attività”.

Durante “Gioco &” sono stati molti gli spazi dedicati alla costruzione di uno sguardo critico e consapevole rispetto alla promozione delle pratiche ludiche e al loro utilizzo in ambito comunitario. Fra gli elementi di riflessione più interessanti è emerso come spesso il concetto di gioco venga caricato di significati, attribuendogli aggettivi come “educativo”, “intelligente”, “buono”. Il buon gioco è possibile se si hanno dei buoni giocatori, non viceversa. Invece che concentrarci sugli aggettivi prima citati, vale la pena comprendere come i dispositivi ludici contengano per loro stessa natura culturale tutti gli ingredienti che, in potenza, possono promuovere la crescita delle persone e delle relazioni. Affinchè questo potenziale venga espresso a pieno, è necessario porre attenzione a come i contesti ludici vengono allestiti, a come vengono presidiati gli spazi e le dinamiche di gioco fra le persone, all’intenzionalità educativa che porta alla selezione dei giochi da proporre. Ecco che, ad esempio, la competizione e la cooperazione diventano processi egualmente generativi, perchè è nel praticare stili e modalità alternative di gioco che le persone trovano la libertà di scelta fra le diverse forme ludiche.

Nelle pratiche sperimentate durante la formazione si è voluto valorizzare, grazie ai contributi portati dalle diverse realtà coinvolte, tanto la tradizione quanto la modernità. Luciano Franceschi, formatore CEMEA, ha fatto sperimentare dei giochi di comunicazione per aprire le riflessioni sul fondamento culturale delle pratiche ludiche. “Il gioco è sempre giocato”, pertanto ogni persona porta all’interno di esso i propri stili relazionali, l’esperienza, linguaggi, limiti e risorse.

Erasmo Lesignoli ha portato una decina di giochi popolari e della tradizione; i partecipanti hanno prima giocato nella residenza che li ospitava, successivamente hanno condiviso un contesto comunitario – uno dei parchi più grandi di Bassano del Grappa – con l’obiettivo di coinvolgere e invitare le persone presenti a giocare assieme. Attenzione particolare è stata posta ai temi della sicurezza nell’allestimento di spazi di gioco, della postura fisica nell’atto del gioco, della qualità dei materiali e delle attività proposte.

Un modulo specifico, curato dal Collettivo LudoPratico di Adelante Cooperativa Sociale, è stato dedicato al Gioco di ruolo. Sono state tenute tre sessioni distinte con altrettanti giochi di ruolo, condotti dai/dalle master del collettivo, a cui è seguito un approfondimento relativo alle esperienze vissute dai partecipanti: gli aspetti narrativi che maggiormente hanno “mosso” il livello personale, gli elementi di interazione e le dinamiche di gruppo, il tema dell’immaginario e dell’immaginazione come elementi ludici e generativi, le metodologie di conduzione e facilitazione dell’esperienza di Gioco di ruolo.

Un elemento che ha sicuramente contribuito ad arricchire l’esperienza formativa, è stata la diversità di esperienze portate non solo dai formatori, ma anche dalle persone che hanno partecipato: figure educative che operano nelle politiche giovanili, operatori dell’accoglienza per migranti, istruttori sportivi, professionisti che lavorano nel settore della disabilità, liberi professionisti.

Quanto vissuto e condiviso durante i tre giorni di formazione ha permesso di accendere sguardi e desideri rivolti al futuro. Erasmo Lesignoli ha spesso ribadito come sia necessario rafforzare la presenza di gruppi territoriali che possano presidiare le occasioni di promozione sociale del gioco, ampliando le risorse operative che l’Uisp può mettere in campo sul territorio nazionale. Anche le contaminazioni fra saperi e pratiche hanno acceso qualche scintilla. Un forte interesse è nato rispetto all’ambito dei Giochi di ruolo proposti dal Collettivo LudoPratico, tanto da prospettare la possibilità di collaborazioni e sinergie operative.

L’Uisp rinnova il suo impegno affinché si continui a tessere assieme questa rete di relazioni, promuovendo la cultura ludica ed il diritto al gioco per tutti e tutte. (Giorgio Benizzi, coordinatore progetto Tran-Sport Uisp Veneto)