Domenica 7 aprile si celebra la Giornata mondiale della salute, promossa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità che quest'anno ha scelto come tema “my health, my right” (la mia salute, il mio diritto) per rappresentare l'importanza della salute come diritto umano. Anche di questo si parlerà sabato 6 aprile a Roma, in occasione del seminario di approfondimento promosso dalle politiche per la promozione della salute Uisp. L’incontro, dal titolo “Ri-generare la promozione della salute: riflessioni e confronto”, si terrà presso l’Hotel Roma Aeterna (Sala Capitolina, Piazza del Pigneto 9A), dalle 10.30 alle 17.
Il programma dei lavori prevede l’apertura a cura del presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, seguita dall’introduzione di Massimo Gasparetto, responsabile Politiche per la promozione della salute Uisp. Alle 11 interverrà Maria Chiara Pavarin, dirigente Uisp Rovigo, già medico responsabile Promozione della Salute Ulss 5 Veneto, con la relazione “La promozione della salute e lo sport sociale: dalla teoria alla pratica”; a seguire Manuela Mazzetto, dirigente medico nel SIPS Ulss 2 Treviso, con la relazione “Urban Health: riflessioni, contaminazioni e uno sguardo al futuro della promozione della salute”. Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno alle 14.30 per un confronto con i territori.
“L’incontro è rivolto ai dirigenti dell’associazione ai vari livelli, sono 50 gli iscritti - spiega Massimo Gasparetto - Abbiamo scelto una data simbolica per questo appuntamento perchè, come confermano gli appelli lanciati in questi giorni da numerosi scienziati a difesa della sanità pubblica in Italia, siamo in un momento storico preoccupante. La percentuale del pil dedicata alla sanità è scesa dal 9 al 6%: dopo l’emergenza covid i medici e il sistema sanitario ricevono sempre meno risorse; la sanità si sta privatizzando. Il sistema sanitario in Italia finora è stato caratterizzato da una sanità pubblica fondata sull’articolo 32 della Costituzione, secondo cui la salute è un diritto di tutti i cittadini: passare a un sistema di mercato, mentre aumentano le disuguaglianze, ci conferma che questo diritto si sta riducendo. L’Uisp, come associazione di promozione sociale, vuole invece ribadire che attraverso il movimento siamo un presidio di salute nel nostro Paese”.
“Le nostre proposte per offrire opportunità di vita attiva a cittadine e cittadini rientrano nei capisaldi della promozione della salute - prosegue Gasparetto - sabato a Roma parleremo anche di questo, di come partecipare al complesso processo di lotta alla sedentarietà, che l’Uisp porta avanti da sempre attraverso i numerosi progetti in cui lo sport sociale diventa l’occasione per far muovere persone in condizioni di disuguaglianza. Le iniziative Uisp rivolte ad anziani, persone con disabilità o disagio mentale, migranti, detenuti, mettono in campo strumenti che sono diventati comuni anche nel sistema sanitario nazionale. Basta pensare alle Linee guida dell’Oms o al programma Guadagnare salute che l’Italia ha varato nel 2006 come politica interministeriale. Infatti, l’intersettorialità è alla base di ogni intervento per la promozione della salute, e l’Uisp la promuove da sempre”.
L'appuntamento romano sarà anche l’occasione per tornare a lavorare in presenza, elemento che, in particolare nel post covid, valorizza lo scambio e la condivisione come punto di forza per affrontare la complessità del tema: “Confrontarsi e scambiarsi idee, all’interno e all’esterno dell’associazione, si conferma una caratteristica Uisp. Durante il seminario ascolteremo persone con cui collaboriamo e che hanno sviluppato esperienze che riteniamo molto utili, a partire dalla condivisione di un linguaggio e di una prospettiva sulla realtà: trasferire l’approccio della promozione della salute a quello della promozione sociale è uno dei nostri obiettivi per questa giornata, per capire come declinarlo nel mondo dello sport sociale e per tutti. In questo discorso si inserisce il tema della one health, intesa come salute in tutte le politiche: i determinanti sociali influenzano la nostra salute e il nostro benessere e il modo in cui viviamo nei nostri luoghi quotidiani. Lavorare su queste tematiche intersettoriali può aiutarci a migliorare, anche nel rapporto con le altre realtà”.
Nel pomeriggio è prevista la condivisione delle buone pratiche Uisp del territorio, per imparare gli uni dagli altri e dare vita ad un database di progetti che saranno poi a disposizione di tutta l’associazione: “Questo monitoraggio ci permetterà di essere allineati e immaginare insieme scenari futuri e modalità di interazione e sviluppo per le nostre politiche”, conclude Gasparetto. (Elena Fiorani)