Nazionale

Il caro energia strangola lo sport sociale e di base

I media danno voce agli interventi dei dirigenti Uisp sui territori: "bollette choc, così chiudiamo!". Da Siena a Roma partono gli appelli

 

L'impatto del caro energia sullo sport di base diventa sempre più drammatico, se ne è parlato anche a Radio Marconi, con l'intervento di Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, che ha evidenziato le difficoltà delle società sportive di fronte al caro energia: "Viviamo settimane complicate, il nostro movimento sportivo di base, comspoto da decine di migliaia di associaizoni e società sportive vive un momento difficile: il caro energia, con il rincaro di tutte le materie prime, ci sta penalizzando. Tutto questo nelle settimane in cui registriamo un grande entusiasmo e grande voglia di ripartire con le attività sportive. Rilanciamo un appello al governo centrale e agli enti locali per sostenere lo sport per tutti. Abbiamo nelle nostre Asd e società sportive che gestiscono impianti sportivi e piscine una situazione di rincaro non più sostenibile, con aumenti del 300-400% e che sono destinati a salire. Dopo l'emergenza sanitaria, il rischio è veramente che molti impianti siano costretti a chiudere". 

"Nello sport di base non c'è solo l'aspetto competitivo - ha aggiunto Pesce - ma anche tutto il profilo educativo che dovrebbe automaticamente renderlo una politica di prevenzione e promozione della salute. Dal nostro osservatorio pensiamo che l'attenzione verso lo sport di base da parte delle amministrazioni pubbliche dovrebbe aumentare. Per quanto riguarda l'impiantistica c'è bisogno di rivedere la durata delle concessioni e i piani degli investimenti, e c'è bisogno di mettere in piedi un piano di efficinetamento energetico".

Da Roma, anche il presidente del Comitato Uisp ha lanciato un allarme: "Il nostro settore è stato già duramente colpito dalla pandemia - ha detto Simone Menichetti in collegamento dall'impianto sportivo Fulvio Bernardini su Radio Tv Cusano - il costo del gas è aumentato di 6-7 volte. Quello dell'energia elettrica è raddoppiato. Occorre un intervento strutturale". GUARDA IL VIDEO

Su Siena tv si fanno esempi concreti  “Se non ci saranno aiuti esterni il 30 settembre chiuderemo gli impianti”. A dirlo è stato il presidente Uisp Siena Simone Pacciani. Le piscine sono sull’orlo del baratro, il prezzo delle bollette è diventato insostenibile e l’Uisp di Siena non riesce più a mantenere aperto l’impianto dell’Acquacalda. La differenza rispetto al passato è evidente: a luglio e agosto dello scorso anno il totale da pagare era di 25.256 euro, mentre per gli stessi mesi del 2022 la cifra ammonta a 76.970 euro. Il tutto con un consumo sostanzialmente identico: 111.927 kWh nell’anno corrente, 108.025 kWh nel 2021.“Stiamo cercando di stringere di stringere i denti per rispondere alle esigenze di tanti utenti – ha detto Pacciani – ma ormai siamo alla fine”.

A Firenze il Comune ha stanziato un contributo extra di 366mila euro - prosegue Siena Tv -  per coprire i costi di gestione e salvare le piscine dalla chiusura. L’Uisp sta dialogando con gli enti preposti per capire se c’è la possibilità e la volontà di agire sulla falsa riga di quanto fatto a Firenze.

“Bollette choc, gli aiuti non bastano. “Molte piscine dovranno chiudere” titola il Resto del Carlino del 19 settembre con un’intera paginea dedicata a questo tema. Armando Ballotta, presidente di Sogese, società cooperativa sportiva dilettantistica che gestisce impianti sportivi a Bologna e Provincia. "Situazione complessa: bisogna fare ciò che da tanto tempo si ipotizza, una revisione impiantistica, per riuscire a rendersi il più possibile autonomi da queste speculazioni sul fronte energetico – afferma – Ciò che potevamo fare per contenere costi e consumi, lo abbiamo fatto: davanti a rialzi del 400% però, anche riduzioni del 100% risulterebbero inutili. L’auspicio è che lo Stato riesca a trattare con i colossi energetici e intervenire negli scostamenti di bilancio".


“A rischio tutto lo sport di base” titola Bologna tv, che intervista Enrico Balestra, presidente Uisp Emilia Romagna: "Il sistema è a rischio, nonostante una domanda in continua crescita. E’ il paradosso dello sport di base sul quale la Uisp lancia l’allarme. L’Unione italiana sport per tutti, da sempre in prima linea per garantire l’attività motoria a tutte le fasce di popolazione, è consapevole come nel post pandemia sia necessario ripensare l’offerta, ma chiede risposte alla politica perché la crisi energetica rischia di far danni peggiori del covid".


Strangolati dalle bollette titola La Stampa nella sua pagina di Novara. "Abbiamo registrato incrementi medi del 600%. Andando avanti così a Ottobre ci aspetta una batosta mensile di 120 - 130 mila euro - dice il presidente del Centro Alcarotti, affiliato al Comitato territoriale Uisp di Novara, Nicolò Peretti Cucchi - Una situazione del genere non è sostenibile. [...] Gli aiuti paventati dallo Stato, possono essere un tampone, non una misura risolutiva. Contribuirebbero almeno a tenere vivo un servizio di interesse pubblico per l'utenza, e che sopratutto garantisce posti di lavoro". 

Su La Stampa è uscito un altro articolo che denuncia la crisi dell'impiantistica sportiva a seguito dei rincari dei costi energetici. L'articolo è riferito alla città di Pinerolo. Abbiamo chiesto a Valter Cavalieri D'Oro, presidente Piscina Comunale di Pinerolo e Comitato Uisp, una sua dichiarazione. "Nella pagina della Stampa che riporta l'articolo, un riquadro rimanda ad un altro articolo uscito il 9 agosto in cui si legge la seguente frase:"bollette mai pagate", è importante ribadire che fino all'inizio del 2020 le bollette sono state pagate. I costi, senza entrate, delle lunghe chiusure imposte dalla pandemia aggiunte ad errori su lavoro di manutenzione eseguiti dal Comune, che hanno prodotto un'ulteriore chiusura di 6 mesi, nel momento in cui avremmo potuto riaprire, hanno esaurito e non prodotto le risorse del Comitato, utili a pagare le utenze. Ho chiesto e continuo a chiedere all'azienda del gas, una rateizzazione ma non rispondono e hanno bloccato l'erogazione, senza avvisarci  agiremo per vie legali per riuscire ad avere almeno un contatto". (I.M.)

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