Vietnam. Facciamo il gioco delle associazioni di idee: che cosa vi viene in mente ad ascoltare il suono di questa parola? Per la gente che ha qualche anno, insomma chi ne ha 50 e 60, il Vietnam è la guerra per cui non volle partire Muhammad Ali, il pugile che per questo perse il titolo mondiale dei pesi massimi, è la canzone cantata da Gianni Morandi che la rifiutava, e' un pezzo di storia, Nord e Sud contro, fino a quando, nel 1975, le truppe statunitensi lasciarono il Paese, sconfitti. E ora? Forse una vacanza originale? una cartolina piena di gente che va in bicicletta? Grazie all'Olimpiade possiamo aggiungere un colonnello, sì proprio un colonnello, Hiang Vinh Hoang, vincitore della prima medaglia d'oro vietnamita della storia.
Finalmente, sarebbe il caso di dire. Quest'uomo di 41 anni ha fatto ciò che non era mai riuscito a un suo connazionale nonostante un Paese popolarissimo e una storia già ricca di partecipazioni olimpiche. Hoang ha vinto l'oro nel tiro a segno, nella pistola ad aria compressa dai 10 metri, aggiudicandosi il premio di 90mila euro che il governo vietnamita aveva destinato ai vincitori d'oro.
Anche Hoang si iscrive al partito di chi non molla mai. Quattro anni fa, a Londra, era finito al quarto posto. Stavolta ha battuto l'idolo di casa, il brasiliano Felipe Wu. Diventando anche il primo atleta vietnamita a vincere due medaglie olimpiche, visto che ha conquistato anche l'argento nel tiro da 50 metri. Prima di Hoang, il Vietnam aveva vinto un argento nel taekwondo è un altro nel sollevamento pesi.