Atleti ed atlete sono liberi di fare coming out? E lo sport è davvero per tutti, anche per le persone LGBTI+? Giovedì 10 ottobre, alla vigilia del Coming out day, che ricorrre ogni anno l’11 ottobre, a Ferrara si è svolto un incontro per rispondere a questi e altri interrogativi. L’incontro dal titolo “Il coming out nello sport”, è promosso da Arcigay Ferrara, in collaborazione con Uisp Ferrara e Arci Ferrara e si inserisce nel progetto Fairplay sport e inclusione delle persone LGBTI+.
Sono intervenute: Valentina Petrillo, prima donna transgender a competere in una gara internazionale nella categoria del suo genere elettivo; Manuela Claysset, responsabile Uisp Nazionale politiche di genere e diritti; Valentina Palamin, insegnante di motoria e allenatrice Uisp Ferrara. All’incontro seguirà la proiezione del documentario “5 NANOMOLI - Il sogno olimpico di una donna trans”, diretto da Elisa Mareghetti e Marco Mensa, che racconta la vicenda di Valentina Petrillo.
“L’Uisp è impegnata su queste tematiche ogni giorno - racconta Manuela Claysset - con un lavoro che coinvolge tanti territori e Comitati Uisp. All’incontro di giovedì ne seguiranno altri, per proseguire nel nostro lavoro di sensibilizzazione e condivisione, per la promozione del diritto di tutte e tutti ad accedere alla pratica sportiva. Il nostro impegno è quello di andare oltre al singolo appuntamento, proponendo una modalità di lavoro che ci vede in campo come associazione, per sensibilizzare il mondo sportivo e l’opinione pubblica”.
Uisp Ferrara porta avanti ormai da tempo una collaborazione con Arcigay Ferrara, in particolare grazie alla Legge regionale n. 6 che promuova bandi e progettualità legate alla parità di genere, alla lotta alla violenza e alla promozione dei diritti LGBTQI+.
“Abbiamo stabilito una bella collaborazione con Arcigay - spiega Eleonora Banzi, presidente Uisp Ferrara - siamo loro partner nell’organizzazione del Pride e ora per la giornata del coming out. Il convegno del 10 ottobre vuole invitare alla riflessione e coinvolgere praticanti e insegnanti attraverso le esperienze di atlete e di operatori Uisp. Noi siamo attivi su queste tematiche anche come partner del progetto dell’Uisp Emilia Romagna “Differenze in gioco”, che ha avuto un focus sull’impiantistica, attraverso la stesura di linee guida per inclusione tese alla realizzazione dell’impianto sportivo ideale. Noi partecipiamo con la piscina Pastro che gestiamo come Comitato Uisp: qui metteremo in pratica le linee guida dell'impianto ideale”.
Proprio in questi giorni si sta passando alla concretizzazione dell’elaborazione scaturita dal progetto, che è iniziato con la formazione di insegnanti e operatori della piscina, a cui sono seguiti i sopralluoghi per poi applicare le indicazioni delle Linee guida. “L’obiettivo è rendere i nostri spazi sempre più inclusivi, in questo caso senza interventi strutturali ma con soluzioni organizzative. Si tratta di un impianto piccolo quindi verranno semplicemente rimodulati gli spazi degli spogliatoi per permettere a tutte e tutti di sentirsi a proprio agio. Agli spogliatoi maschile e femminile ne verrà aggiunto un terzo che sarà per tutti: una zona comfort dedicata a chi non vuole cambiarsi o fare la doccia insieme agli altri, per le più diverse motivazioni. Ognuno può avere una sua particolare difficoltà, vogliamo fare in modo che nella nostra piscina queste non diventino una limitazione allo svolgimento dell’attività sportiva”. (A cura di Elena Fiorani)