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Il fioretto di Garozzo, l’oro della generosità

Sono state a Rio le Olimpiadi dei fratelli. Per dire, Alistair Brownlee ha vinto l'oro del triathlon e suo fratello Jonathan si è preso l'argento con il secondo posto. Daniele ed Enrico Garozzo non avrebbero potuto copiare la loro impresa perché il primo e' fiorettista e il secondo è spadista. Comunque è andata bene a tutti e due: proprio come i Brownlee, ma nella scherma, Daniele ha vinto l'oro ed Enrico l'argento nella prova a squadre. Due medaglie che hanno fatto felice Acireale, la cittadina alle porte di Catania dove i due fratelli sono cresciuti.

Ma Daniele Garozzo di oro ne ha vinto anche un altro, e quando aveva già lasciato Rio e la pedana. È successo che la Fondazione Agnelli ha istituito un premio per la nostra medaglia d'oro più bella, decisa grazie a una votazione online. Così Daniele, con il 27,6 per cento dei voti ha vinto anche questa gara. In palio c'erano 150mila euro, altri 150mila euro visto che era della stessa cifra il premio del CONI per l'oro olimpico. Garozzo ha deciso che era troppo. E allora, "l'ho deciso in un attimo, non c'è stato bisogno di pensarci", ha risposto agli organizzatori: di quei soldi non avrebbe visto neanche un euro.

Quei 150mila euro, ha annunciato infatti il fiorettista, andranno a “Medici Senza Frontiere” e a “La tenda di Cristo”. Si tratta di due associazioni che lavorano nel campo della solidarietà. La prima è nota in tutto il mondo, opera con un coraggio incredibile, anche in zone di guerra. La seconda ha sede ad Acireale e aiuta le ragazze madri e i bambini che vivono in condizioni di precarietà e disagio. 75mila euro a testa. "Mi ritengo già abbastanza fortunato", ha detto ancora Daniele. Che sulla pedana di Rio aveva confessato con una deviazione calcistica: "Mi sono sentito Pelé". Ora il ragazzo delle Fiamme Gialle è tornato a casa, ma continuerà a girare il mondo con il fioretto. Senza dimenticare l'altra grande aspirazione della sua vita: diventare medico.