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Il futuro di una nuova mobilità, tra sport e strategie di sostenibilità

Ecco il report del webinar promosso da Uisp e Marsh: stili di vita attivi, buone pratiche, sicurezza e benessere delle persone e delle città

 

Mobilità sostenibile, buone pratiche e polivalente utilizzo della bicicletta: sono questi i principali temi intorno ai quali si è svolto nel pomeriggio di giovedì 17 dicembre  l’incontro online con Uisp e Marsh, broker assicurativo e partner della stessa Uisp. Il tema centrale dell’incontro è stato quello della mobilità, intesa nelle sue molteplici declinazioni: dalle profonde modifiche susseguitesi negli ultimi anni alle progressive evoluzioni, fino ai riflessi sulla pratica sportiva.

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Le offerte assicurative proposte da Marsh convergono proprio con quelle della Uisp: entrambe cercano di rispondere alle nuove sensibilità ed esigenze della mobilità, con inevitabile focus sull’attualità. Riflettere sulla mobilità significa anche mettere in campo una serie di considerazioni sugli eventuali rischi  e su quali siano le modalità intraprese dalle varie realtà chiamate in causa nell’incontro odierno. Lo scenario attuale, in cui si è inserita bruscamente la pandemia da Covid-19, ha inevitabilmente accelerato una serie di cambiamenti già in atto e spinto le organizzazioni sportive e, più in generale, l’opinione pubblica a ripensare il proprio modo di muoversi. Si tratta quindi di un tema fortemente specifico che è stato analizzato e scomposto in più parti, intrecciando punti di vista di diversa natura, attraverso il racconto di esperienze e progetti dai comitati territoriali Uisp ai quali si aggiungono le specifiche assicurative di Marsh. 

Durante la diretta, svoltasi sulla pagina Facebook Uisp Nazionale, sono intervenuti Tiziano Pesce, vicepresidente Uisp; Umberto Maria Terenzio, responsabile Affinity Marsh; Valentina Todaro, Marketing and Communications Marsh; Davide Ceccaroni, responsabile Settore Attività Ciclismo Uisp; Alma Brunetto, responsabile Settore Atletica Uisp Piemonte, Claudia Coronella, presidente Uisp Matera e Andrea Crociani, Client Manager Marsh. Ha coordinato Elena Fiorani, della comunicazione e stampa Uisp nazionale.

Ad aprire l’incontro è stato Tiziano Pesce, vicepresidente Uisp, che ha messo in evidenza non solo un quadro d’insieme sull’innovazione sostenibile legata allo sport per tutti ma anche quelle che sono le priorità sulle quali ragionare: “Il tema della mobilità sostenibile è per l’Uisp, da molto tempo, un tema fondamentale. Il movimento e l’attività motoria è un tema di assoluta trasversalità. E’ un concetto che si declina con il quotidiano, nel promuovere una pratica diffusa nelle nostre città – ha sottolineato Pesce – Si parte da attività destrutturate come l’andare in bicicletta, camminare, all’insegna di corretti e sani stili di vita e di temi come la prevenzione e promozione della salute”.

Il vicepresidente Uisp ha accostato il tema mobilità ai pericoli quotidiani dati dalla pandemia in corso e ha sottolineato quanto, in questo momento storico, sia importante camminare a piedi o andare in bici sia come forma di prevenzione, sia per decongestionare l’utilizzo dei mezzi pubblici: “Le reti di trasporto pubblico stanno mostrando tutta la loro inadeguatezza, rischiano di far aumentare in modo smisurato l’utilizzo del mezzo privato, con tutte le conseguenze del caso spesso anche per percorsi brevi  che si potrebbero facilmente coprire in bicicletta e a piedi”. 

E’ proprio in questi contesti che secondo Pesce, si inserisce la Uisp: “Ecco allora che dalla nostra rete associativa, dai nostri comitati e settori di attività nazionale di ciclismo e atletica arrivano segnali molto importanti di sperimentazione, di promozione, di esperienze quotidiane, di azioni, di mobilità dolce, portate avanti con collaborazioni con gli enti locali in una fase in cui è cresciuta l’attenzione a nuove modalità di trasporto delle persone che siano sostenibili e salutari”. 

“La Uisp – ha proseguito Pesce – lo dice da mesi con forza quanto serva un cambiamento, quanto serva un cambiamento sostenibile. Quanto serve investire sul territorio in azioni strutturali, dando loro futuro come sintetizza il nostro slogan stagionale Capovolgere il futuro”.

Tiziano Pesce ha sottolineato anche come il percorso intrapreso dalla Uisp sul versante mobilità, vada di pari passo con le strategie adottate in materia da Marsh, partner Uisp e broker assicurativo: ”I percorsi che abbiamo intrapreso con i nostri comitati, le reti associative e le nostre società sportive vedono al nostro fianco un partner strategico e di assoluta importanza come Marsh e ringrazio tutto il loro staff. La mobilità per noi deve essere sicura e sostenibile”.

Accanto al tema mobilità, si affianca quello della sicurezza. Umberto Maria Terenzio, responsabile Affinity Marsh, ha chiuso la prima parte dell’incontro soffermandosi su come e quanto sia mutato lo scenario globale nel giro di un anno e pone al contempo l’accento sull’importanza della mobilità per Marsh e sulle opportunità colte finora: “E’ la terza occasione in cui ci troviamo a parlare con la Uisp di tematiche legate alla gestione del rischio – commenta Terenzio – Il tema della mobilità è di carattere globale e che riguarda l’intera società ma anche le singole persone. Immaginate un anno fa quanto era diverso il nostro proiettarci nel mondo e quanto erano diverse le nostre aspirazioni. Il tema mobilità – ha proseguito Terenzio – per quel che riguarda lo sport si declina con il benessere e con il tema della sostenibilità. Sono tutti temi che si intrecciano tra loro. Per Marsh questi ambiti convergono tutti sulla gestione del rischio, sul modo attraverso cui supportare i nostri partner a gestire i rischi derivanti da questi legate alla mobilità”.

Un ruolo centrale, in un periodo complicato come questo lo occupa, secondo Terenzio, la tecnologia: “Ognuno di noi ha bisogno di avere protezione nel momento in cui svolge l’attività sportiva. La nostra società è impegnata quindi su questo terreno e di trovare soluzioni che tecnologicamente possano dare questo tipo di risposta. Non a caso, abbiamo accettato di misurarci su questo tema e di ragionare con voi su quali soluzioni possano essere messe in campo”. 

Per Marsh, il tema legato alla mobilità è di primaria importanza. Ogni anno il broker assicurativo riflette infatti su temi specifici e di rilevanza globale. Riflessioni che culminano proprio con la realizzazione di un libro. Per il 2020 il tema non poteva che essere la mobilità. La seconda parte del webinar si apre proprio con la presentazione del volume illustrato realizzato da Marsh, dal titolo “2020: verso un nuovo ecosistema della mobilità”.

Valentina Todaro, responsabile Marketing & Communication Marsh, ha spiegato come è nata l’idea di realizzare il volume monotematico: “Dal 2012 Marsh sviluppa e pubblica un libro fotografico, in collaborazione con Il Sole 24 Cultura. Ogni anno viene individuato un tema: negli anni precedenti abbiamo scelto temi come la sicurezza sul lavoro, la digitalizzazione, il welfare aziendale. Quest’anno abbiamo deciso di scegliere il tema mobilità”. 

Valentina Todaro ha sottolineato i motivi che hanno spinto Marsh ad approfondire questo tema: “La mobilità è ciò che ha messo più in evidenza i cambiamenti imposti dalla pandemia e dall’emergenza sanitaria. Dal lockdown fino alle misure degli ultimi giorni, sono chiare a tutti le immagini delle città vuote e deserte, in netto contrasto con quella che era la nostra quotidianità: città piene e brulicanti di vita. Il libro vuole quindi fare un viaggio attraverso le immagini e le fotografie che abbiamo affidato a Terravision e che hanno raccolto immagini da tutta Italia”.

“Vogliamo raccontare – ha proseguito Todaro – un anno che ci ha permesso di fermarci e ripensare alla mobilità. Valentina Todaro pone anche l’accento su come questa ripartenza rappresenti a tutti gli effetti una grande opportunità di ripensare alla mobilità, rendendola più ecologica, più sostenibile. Il volume si divide in due parti: la prima è una sezione fotografica. La seconda raccoglie invece le sei testimonianze di sei clienti-interlocutori di Marsh che hanno avuto e hanno tutt’ora un approccio virtuoso verso il tema mobilità: uno dei quali è proprio la Uisp. Todaro ha spiegato le due ragioni che hanno portato il broker assicurativo a raccogliere la visione della Uisp sul tema mobilità: “Lo sport è mobilità: l’associazione è stata immediata. Poi perché la Uisp cerca da tempo di ricreare un equilibrio tra ambiente e uomo, avviando un processo di cambiamento, promuovendo città a misura d’uomo, sicure, con infrastrutture stradali adeguate”.

Todaro ha citato, come esempio virtuoso, Bicincittà, storica manifestazione Uisp partita negli anni ‘80. “Il Covid ha messo a nudo quelle criticità che l’Uisp aveva individuato da tempo. Già dagli anni ’60 faceva leva sul nesso tra sport e ambiente, sport e mobilità sostenibile, con iniziative come “Corri per il verde”, lanciata a Roma nei primi anni ’70, Vivincittà avviata negli anni ’80 e tutte attività che evidenziano tutte le criticità che si portano dietro le grandi città come inquinamento e traffico”. “Il libro quindi – ha concluso Todaro- ripensa alla mobilità, ridisegna gli spazi urbani e ripensa a piste ciclabili, marciapiedi e strade come se fossero grandi impianti sportivi all’insegna di una mobilità dolce per rivivere la città con un ritmo più umano”.

Come invece l’Uisp si inventa la nuova mobilità, in una fase storica in cui il distanziamento sociale ci obbliga a stare lontani gli uni dagli altri? Il secondo panel dell’appuntamento pomeridiano si è aperto con il racconto delle esperienze territoriali Uisp. La regina della mobilità sostenibile è la bicicletta: le soluzioni “a due ruote” vengono proposte da Davide Ceccaroni, responsabile Ciclismo Uisp che ha sottolineato il ruolo della bicicletta, partendo da una riflessione di tipo storico: “Già dagli anni ’60 la Uisp dà grande importanza alla bicicletta. Ricordo le domeniche ecologiche che vedevano protagonista la Uisp per riappropriarci dei centri storici delle nostre città e per far vivere in modo diverso i territori che abbiamo. In tutta Italia mettiamo a punto iniziative che vedono protagonista la bicicletta, sia intesa come strumento agonistico sia intesa come strumento per vivere il territorio”. Ceccaroni ricorda con soddisfazione i dirigenti Uisp (in Trentino o sull’Etna) che accompagno con le biciclette i turisti presenti nei loro territori: “Ogni anno – continua Ceccaroni – organizziamo da Firenze l’attraversata verso il litorale, con andata in treno e ritorno in bicicletta. Facciamo tutto questo in maniera trasversale: oltre ad avere attività monodisciplinari, la Uisp punta a mettere in piedi iniziative che vedano la famiglia protagonista dell’ambiente e dei propri territori”.

Per Ceccaroni è proprio quest’ultimo il valore aggiunto che la Uisp mette in campo da anni per la mobilità e con un occhio di riguardo per l’ambiente: “La Uisp sostiene da anni il consumo di suolo zero. Quando parliamo di mobilità e ambiente non dobbiamo dimenticare l’impegno della nostra associazione in tutti i territori affinché ci sia sempre meno cemento e la valorizzazione delle piste ciclabili: una su tutte, la Ciclopolitana di Pesaro che a mio avviso è un’eccellenza”.

L’utilizzo della bicicletta si interseca poi con le esigenze degli spazi urbani e la gestione degli stessi. E’ un lavoro, senz’altro complesso, che va portato avanti con le amministrazioni locali. Sicuramente più semplici sono le attività legate alle camminate che hanno avuto un significativo incremento nel lockdown, tra le poche attività per tutti nei mesi di chiusura. Alma Brunetto, responsabile Atletica leggera Uisp Piemonte sottolinea alcuni dati a sostegno di questa tesi: “L’Italia dei cammini ha retto molto bene l’urto della pandemia. Secondo una ricerca, il 43% ha intrapreso l’arte della camminata per ricercare un benessere fisico-psichico, il 28% perché aveva lo già programmato per l’estate, il 22% per stare all’aria aperta dopo il lockdown e il 15% lo ha programmato nel periodo marzo-maggio per poi spostarlo di qualche mese”.

Brunetto ha sottolineato come l’attività di cammino debba essere integrata negli ambienti in cui le persone vivono, lavorano o giocano. Importante è anche svolgere un’attività fisica che sia regolare: “Come affermava Tiziano Pesce in riferimento al fatto di andare a lavoro in bici  o a piedi, consentono un’attività fisica regolare e promuovono attività per tutte le età e le abilità. La Uisp infatti lo ha esplicato nell’accezione dello sport per tutti. Ha infatti sempre valorizzato sani stili di vita e che ha visto il cammino come elemento chiave del tessuto associativo dello sport in tutte le sue declinazioni e a vari livelli”. Un progetto, quest’ultimo, che crea relazioni sociali durature nel tempo e dà avvio a una cultura della prevenzione e a sani di stili di vita. “Il nostro auspicio – conclude Alma Brunetto – è quello di portare la camminate in tutta Italia. Camminare non allunga la vita ma fa stare sicuramente meglio”.

Camminare è fondamentale per tutti, anche per i bambini che si approcciano a questo tipo di attività. Proprio la Uisp di Matera, con la presidente Claudia Coronella,  ha avviato il progetto Pedibus per contrastare la sedentarietà e l’obesità infantile (Basilicata seconda regione d’Italia con il tasso più alto secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità): “Il progetto Pedibus è la maniera più sana ed ecologica per accompagnare i nostri figli a scuola. Funziona come un autobus – spiega Coronella – con fermate prestabilite e orari in concomitanza dell’orario scolastico, ogni giorno. Con il coinvolgimento delle realtà scolastiche e amministrative siamo riusciti quest’anno, in piena pandemia, ad attivare la linea in tutte le scuole primarie della città, accompagnando bambini di terza, quarta e quinta elementari”. Il progetto Pedibus della Uisp di Matera mette al centro i bambini, rendendoli protagonisti e consapevoli degli spazi urbani che vivono quotidianamente, proponendo loro soluzioni che siano continuative per la loro salute fisica e psicologica. 

“Solo con azioni partecipate, sia per chi educa sia per chi partecipa, si possono ottenere risultati duraturi e consolidati nel tempo. Il progetto consente soprattutto ai bambini, divertendosi, di fare sano movimento tutti i giorni. La missione madre della Uisp – conclude Coronella – la  promozione della salute, i corretti stili di vita, le buone pratiche e i movimenti alternativi con questo progetto vengono tutte contemplate. Organizziamo anche laboratori che coinvolgano genitori e alunni dove si parla di corretti stili di vita, corretta alimentazione: sotto questo progetto si intersecano diverse tematiche affinché si possa promuovere il pieno sviluppo del bambino”.

La terza e ultima sessione richiama in causa Marsh con Andrea Crociani, client manager, che illustra i prodotti del broker assicurativo sul tema della mobilità. Nell’individuare le esigenze assicurative da dover coprire con polizze di assicurazione adeguate, Crociani sottolinea il polivalente ruolo svolto dalla bicicletta e dal concetto che lo sport è, a tutti gli effetti, mobilità a tutto tondo. “I rischi legati alla pratica sportiva – sottolinea Crociani – sono coperti e tutelati dalla Uisp attraverso le coperture di responsabilità civile e di infortuni incluse nel tesseramento che Uisp mette a disposizione per i propri iscritti”. Tra i temi trattati i rischi relativi all’utilizzo della bicicletta in strada e la necessità di avere una tutela legata alla sicurezza stradale. Le misure assicurative e i dettagli sono fruibili dalla piattaforma Marsh, accessibile tramite il sito istituzionale Uisp.

A concludere l’appuntamento, l’intervento di Tiziano Pesce che ha illustrato le proposte e le strategie future della Uisp: “Con i nostri comitati territoriali abbiamo messo in campo alcuni esempi di buone pratiche e quanto la nostra rete associativa sia in grado di portare innovazione, promozione e prevenzione della salute attraverso un intervento quotidiano”.

Tiziano Pesce ha messo in evidenza come lo sport sociale dell’Uisp rivesta sempre più importanza da un lato per rafforzare una nuova idea di sport ma anche determinare un nuovo sviluppo economico-sostenibile. In quest’ottica la partnership con Marsh risulta essere strategica: “per l’analisi e lo studio del fenomeno sportivo e dello sport di base per poi arrivare a fornire risposte concrete in termini di prodotti e garanzie. Importante è l’utilizzo della bici sia nell’attività sportiva che nella vita privata di tutti i nostri associati. Quando si parla di Uisp, mobilità e sicurezza pedalano e camminano insieme. Il nostro impegno non si ferma qua: abbiamo grandissime sfide davanti”. (A cura di Alessandro Fracassi)

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