Nazionale

Il ministro Abodi incontra gli EPS. Uisp: “Siamo sulla strada giusta”

Il presidente Uisp, Tiziano Pesce, commenta l'incontro tra il ministro per lo Sport e i Giovani e i presidenti degli Enti di promozione sportiva

 

Nel pomeriggio di martedì 28 febbraio, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, insieme a Flavio Siniscalchi, capo del Dipartimento per lo Sport e Mario Pozzi, capo Segreteria tecnica, ha incontrato i presidenti degli Enti di promozione sportiva, a Roma, presso la sede del Dicastero di largo Brazzà, a pochi metri dal Quirinale.

Nell'incontro, durato oltre due ore, tutti gli Eps hanno sottolineato come il lavoro sia stato proficuo, riscontrando "massima disponibilità da parte del ministro, che ha rinnovato assoluto interesse per il mondo degli Enti di promozione e le sue attività con impegni fattivi, tra cui quello di rendere permanente un tavolo di confronto con i presidenti per lavorare insieme sul miglioramento dello sport di base, da riunire addirittura con cadenza mensile, in cui si possano fare approfondimenti in modo sistematico e non incidentale".

“Nella sua ampia ed articolata introduzione, il ministro Abodi – racconta Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp – ha dimostrato, ancora una volta, quanto tenga allo sport di base e sociale. Dalle esigenze delle reti associative, con livelli territoriali, associazioni e società sportive affiliate alle prese con la ripartenza post pandemia, gli aumenti dei costi generali e dell’energia, alla situazione dell’impiantistica. Fino al percorso di riforma legislativa, con i correttivi migliorativi che ancora si potranno apportare ai vari decreti, a partire da quello incentrato sul lavoro sportivo, con una strada tracciata ben chiara, quella di un “non ritorno indietro” della riforma complessiva, punto su cui, tra l’altro, soltanto pochi giorni prima si erano espressi anche i rappresentanti delle maggiori forze politiche presenti in Parlamento, sia di governo che di minoranza. Il ministro, senza dimenticare anche gli aspetti competitivi delle attività organizzata dagli enti, il tema delle discipline sportive riconosciute, del volontariato e del reperimento dei dirigenti, e riprendendo ed approfondendo i temi già trattati nel corso delle recenti audizioni parlamentari, ha sottolineato l’importanza del valore dello sport di base in termini di welfare del Paese, quindi di prevenzione e promozione della salute, di inclusione, di socialità, di educazione, contrasto attivo alle disuguaglianze, a partire dalle periferie e dalle aree più disagiate; unitamente al valore di una pratica sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale e sociale. L’indirizzo è chiaro e netto e mi pare ormai sia compreso da tutti, anche da quegli organismi che non avevano colto con favore il percorso della riforma del sistema sportivo e che non vedevano il terzo settore come un'opportunità. La galassia del terzo settore, invece, è approcciata da Abodi come mondo da tenere sempre più insieme, tenendo presente l’essenza delle attività di interesse generale promosse a fini solidaristici e di utilità sociale, come recita il Codice del terzo settore. Questo, insieme all’esigenza di continuare ad impegnarsi, in sinergia con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, sul percorso di armonizzazione normativa, auspicando addirittura che si possa giungere ad una interoperabilità tra il Registro delle Attività Sportive Dilettantistiche tenuto dal Dipartimento per lo Sport, attraverso la gestione informatica della società Sport e Salute, e il RUNTS. Sempre a livello interministeriale, Abodi ha anticipato l’avvio a breve di una interlocuzione stabile, oltre che con il MLPS, con i ministeri della Salute, dell’Istruzione, dell’Ambiente, della Disabilità. Tutto questo dovrà essere fatto con il coinvolgimento degli organismi della promozione sportiva”.

“Il ministro Andrea Abodi – continua Pesce – ha poi aggiunto come serva sempre più essere in grado di misurare gli effetti delle azioni e delle attività portate avanti sul territorio, anche per richiedere più risorse a sostegno proprio a partire dal Governo centrale, e come occorre che ci si metta tutti in trasparenza, se necessario rivedendo anche modelli organizzativi, riconoscendo come diversi organismi lo abbiano già fatto ed altri abbiano intrapreso questa strada. Abodi si è poi soffermato su come sia importante in questa fase preoccuparsi proprio dei bisogni della base, con un sistema che non deve creare sovrastrutture o doppi strumenti, anzi dovrà superare quelle di fatto esistenti, rilanciando l’importanza di analisi e studi da effettuarsi con metriche chiare e condivise, che possano quindi contribuire a rendere oggettivo qualsiasi ragionamento”.

“Nel mio intervento, oltre a ringraziare nuovamente il ministro Abodi – conclude il presidente nazionale Uisp Pesce – per il concreto impegno profuso, ho avuto modo di rilanciare i temi delle criticità da superare fra Federazioni ed Enti di promozione sportiva, a partire dalla definizione degli ambiti di attività, esprimere la piena condivisone dell’Uisp ai percorsi di trasparenza, misurabilità, rendicontabilità e valutazione dell'impatto sociale delle azioni degli Enti di promozione sportiva, che potranno anche contribuire a superare, una volta per tutte, quegli ‘inciampi’, li ho voluti definire così, da parte di alcuni organismi, sull’utilizzo di secondi livelli, chiaramente vietati dalla normativa vigente, e di discutibili approcci formativi ed operazioni sleali di tesseramento, che ancor oggi si verificano, nel rapporto con società sportive e soci, andando quindi avanti anche sulla strada della certificazione dei bilanci degli organismi nazionali. Bilanci che, tra l’altro, essendo tutti gli Eps anche enti di terzo settore, nei prossimi mesi saranno disponibili pubblicamente sul RUNTS. In chiusura ho ripreso i temi della rappresentanza della promozione sportiva, della semplificazione normativa e dell’impiantistica, convinto che il legislatore dovrà riprendere in mano presto, per migliorarlo, anche il testo del decreto legislativo 38/2021”.

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