Il Pattinaggio Uisp accoglie “Menti aperte in movimento”

Si chiama MAIM-Menti aperte in movimento l’appuntamento del Settore di Attività Pattinaggio Uisp in programma domenica 2 ottobre a Calderara di Reno (Bo). Si tratta di una giornata di riflessione e confronto, per immaginare il pattinaggio Uisp di domani e renderlo sempre più a misura dei praticanti. 

Abbiamo chiesto a Luca Bassetto, responsabile nazionale del pattinaggio Uisp, dove è nata l’idea di questa giornata: “La scintilla si è accesa a luglio, durante i Campionati nazionali - racconta - nei vari incontri organizzativi è emersa la necessità di aprire un canale diretto per sentire le esigenze e le aspettative di chi pratica pattinaggio con noi, non solo allenatori e dirigenti, ma chiunque abbia una tessera Uisp e pattini con noi. Data e modalità dell’incontro sono stati definiti subito, il primo nome che avevamo dato al nostro laboratorio di idee era “sporchiamoci le mani insieme per scrivere il nostro futuro”.

Il pattinaggio vive un momento particolare: negli ultimi anni ci sono stati diversi cambiamenti a cui si è aggiunta la crisi della pandemia, che ha aumentato le distanze fisiche. Il movimento dei pattinatori Uisp è sempre stato molto attento alle esigenze del territorio e dei praticanti, per questo è sembrato il momento giusto per chiamare in causa tutti i protagonisti del Settore di Attività. “Vogliamo sentire dalla voce di chi vive quotidianamente in pista e a fianco delle nostre atlete e dei nostri atleti cosa si aspettano e cosa vorrebbero cambiare. Ci confronteremo sui programmi futuri, sia per quanto riguarda le attività da promuovere che per eventuali modifiche da apportare ai regolamenti tecnici, fino alle modalità di scambio di informazioni”.

Ad oggi sono si sono iscritte circa 80 persone, da tutte le Regioni e con vari ruoli e incarichi all’interno del Settore di attività, ci sono anche tecnici e praticanti. La giornata del 2 ottobre si aprirà alle 9 con una sessione iniziale plenaria in cui verranno esposti i numeri della scorsa stagione, successivamente i partecipanti verranno suddivisi in tavoli di lavoro, in base alle varie specialità del pattinaggio Uisp, che sono molte ed eterogenee tra loro. “Un tavolo specifico sarà dedicato a comunicazione e gestione, rivolto principalmente ai dirigenti, in cui rifletteremo su innovazione tecnologica e flusso di informazioni al nostro interno. Nel pomeriggio ci riuniremo in plenaria per analizzare le proposte dei vari tavoli e discuterli insieme: ci aspettiamo che da ogni gruppo vengano fuori proposte di modifiche al regolamento tecnico nazionale che poi saranno vagliate e, se approvate, seguiranno l’iter tradizionale per la loro variazione ufficiale. Una cosa importante è lo svolgimento in presenza, pensiamo che sia un momento importante per riavvicinarsi dopo la pandemia: dopo due anni e mezzo di riunioni a distanza e telefonate ritrovarsi insieme intorno a un tavolo è già un fatto importante”.

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Intanto, si lavora all’organizzazione della prima edizione del Gran Prix Livelli, un circuito di gare ancora in forma sperimentale e indipendente dal ciclo delle competizioni istituzionali, che vuole permettere agli atleti di questa specialità di effettuare un numero maggiore di gare nel corso della stagione. “Anche in questo caso abbiamo ascoltato le richieste delle società e abbiamo pensato ad una formula nuova che mettesse a disposizione maggiori competizioni. Si tratta di un ulteriore circuito di gare che va ad aggiungersi al Campionato nazionale, ma le cui finali si svolgeranno insieme, a Massa dal 30 ottobre al 1 novembre. Al Grand Prix possono iscriversi pattinatori e pattinatrici di tutta Italia, il regolamento è lo stesso dei Livelli e ogni gara avrà una classifica a sè per ogni gara”. La prima tappa è in programma a Pozzolo Formigaro (Al), l’8 e 9 ottobre ed è sold out, la successiva sarà il 15 e 16 ottobre a Castel Maggiore (Bo). “Siamo soddisfatti dell’adesione riscontrata, i tempi sono ancora incerti ma i risultati degli ultimi eventi nazionali ci danno coraggio, infatti in alcuni casi i numeri sono stati superiori a quelli pre pandemia. Noi abbiamo fatto il possibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie, date le grandi difficoltà che conosciamo, cercando di rendere più sostenibile la partecipazione e dare modo a tutti di vivere un’occasione di sport e di incontro”. (Elena Fiorani)