Nazionale

Impiantistica sportiva: rilancio e sostenibilità per il territorio

Confronto tra esperienze per provare ad immaginare un modello gestionale Uisp. Parlano M. Rozzi, T.Pesce, E. Francini, P. Minocchi

 

Sviluppare idee che vadano oltre la contingenza, per provare ad immaginare un modello gestionale Uisp: è stato questo l’obiettivo dell’incontro nazionale in videoconferenza che si è svolto lo scorso 11 aprile e che ha coinvolto dirigenti Uisp regionali e territoriali. L’Uisp da tempo ha avviato un percorso specifico sull’impiantistica sportiva ponendo attenzione alle problematiche dei territori, all’impatto con la promozione della salute e dei sani stili di vita, alle relazioni con l’urbanistica partecipata, alla sostenibilità ambientale e gestionale. L’attenzione è rivolta all’impiantistica di base, gestita, in particolare, dalle associazioni e società sportive dilettantistiche e alla ricerca di indicazioni o modelli che siano di riferimento per il mondo Uisp.

“Abbiamo attraversato due anni molto difficili – ha detto Mauro Rozzi, responsabile nazionale impiantistica Uisp - con difficoltà di vario tipo, a cominciare dalla crisi pandemica sino al caro energia. Per superare i vari ostacoli che abbiamo di fronte, serve uno sforzo collettivo di tutta l’Uisp per orientare l’utenza di tutte le età, dai giovani agli anziani, a rifrequentare corsi sportivi, a partire da quelli in palestra e in piscina, ma non solo, all’interno di una strategia complessiva di ripresa dell’attività sportiva di base e di gestione sostenibile degli impianti ”.

“Occorre saper guardare alla polivalenza degli impianti, con attenzione alle varie esigenze di tutta l’utenza – ha proseguito Rozzi - Occorre rafforzare la rete dei responsabili impiantistica regionali Uisp, in modo da favorire lo scambio di esperienze e la ricerca di soluzioni integrate. C’è bisogno di aver chiara la cornice e la mappatura degli impianti gestiti dall’Uisp nei territori per arrivare a proposte che siano sempre più organiche. Il confronto con i livelli regionali diventa determinante affinché si possa procedere ad un aggiornamento della mappatura dell’impiantistica Uisp che possa tenere in considerazione anche l’impatto economico delle gestioni alla luce delle attuali difficoltà. I soggetti gestori di impianti sportivi dovranno avere conoscenze e competenze per esser in grado di intrattenere con gli amministratori locali rapporti sempre più stabili e di mutua collaborazione. Abbiamo diversi livelli di gestione e per ognuno dobbiamo saperci confrontare sui meccanismi di funzionamento e sulle soluzioni gestionali migliori”.
Dagli interventi dei partecipanti sono stati affrontate varie tematiche, relative alle attività da svolgere, alla formazione degli operatori, al lavoro sportivo, alla fidelizzazione dei praticanti, alle attività a maggiore vocazione sociale, al tema dei beni comuni. Nel complesso emergono notevoli differenze di contesto e di approccio tra Nord e Sud Italia.  

“Ci muoviamo in un contesto molto complesso e in continuo divenire – ha detto nel suo intervento Enrica Francini, responsabile Dipartimento Sostenibilità e risorse, bilancio e servizi - agli effetti dell’emergenza sanitaria e del caro utenze si aggiungono quelli del conflitto in Ucraina: uno scenario in movimento nel quale sono sempre più presenti i temi della sostenibilità ambientale ed economica. Anche nella gestione degli impianti, come nel resto delle attività, l’Uisp deve saper coniugare i valori sociali che promuove attraverso lo sport, a cominciare da salute e benessere, con quelli della sostenibilità. Anche gli impianti sportivi che l’Uisp gestisce sul territorio fanno parte del bene comune e non sono volti al lucro soggettivo ma guardano alla promozione del diritto allo sport, per le persone di tutte le età e di tutte le fasce sociali”.

Nel suo intervento, Patrizia Minocchi, responsabile marketing Uisp nazionale, ha fornito aggiornamenti sulle partnership nazionali e su convenzioni specifiche relative all’impiantistica sportiva, promosse anche attraverso nuovi servizi che l’Uisp offre alle proprie affiliate attraverso la messa a disposizione di strumenti utili alla gestione logistico-amministrativa, come la AppUISP e le consulenze gratuite fornite attraverso le azioni del progetto Sport Point, sostenuto da Sport e salute SpA; i prodotti finanziari dedicati come quelli previsti da Banca Intesa SanPaolo – Direzione Impact e quelli offerti dalla nuova convenzione quadro con ICS – l’Istituto per il Credito Sportivo, senza dimenticare tutte le garanzie assicurative studiate ad hoc insieme al Broker Marsh. Sempre di primaria importanza, poi, le opportunità in essere a favore dell’intera rete associativa, attraverso convenzioni stipulate con aziende partner che guardano ad un’impiantistica eco-sostenibile, incentivano all’efficientamento energetico, propongono soluzioni per la tutela e la sicurezza nelle gestioni.

Una collaborazione che, evidenziando la necessità di una visione d’insieme e di un lavoro di gruppo, valorizza le competenze e le capacità messe in campo dall’Uisp sull’intero territorio nazionale.

Nel suo intervento introduttivo, Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, ha sottolineato l’estrema importanza della gestione degli impianti sportivi e di tutti i suoi risvolti per lo sviluppo dell’associazione e per affermare una nuova cultura sportiva nel nostro Paese. “Gli impianti sportivi sono un luogo nevralgico per la promozione e la sperimentazione di molte nostre attività sportive e sociali – ha detto il presidente Pesce - un riferimento per ogni centro urbano, piccolo o grande, per le periferie, per le aree interne, di socialità e relazioni tra le persone. Luoghi di scambio e mutuo arricchimento culturale che devono fare i conti ogni giorno con la sopravvivenza delle gestioni, con la sostenibilità futura. Per questo c’è bisogno di maggiore attenzione e sostegni concreti da parte del Governo e delle Regioni non solo all’ambito dello sport di prestazione, in un periodo dove si stanno registrando anche segnali positivi di ripartenza delle attività e di voglia di tornare a praticare attività sportiva e fisica. Un percorso che deve essere accompagnato e supportato con risorse e attenzione del legislatore”.

“È poi necessario – ha sottolineato Pesce - il coinvolgimento dello sport sociale e per tutti nella coprogrammazione e nella coprogettazione sul territorio, proprio anche nell’ambito dell’impiantistica sportiva, con particolare riferimento a quella pubblica. La nostra associazione dovrà continuare a giocare un ruolo da protagonista, a tutti i livelli, e soprattutto negli snodi regionali, dove si giocherà sempre di più la partita del rapporto con le istituzioni e le reti sociali, per il reperimento delle risorse, attraverso, appunto, le opportunità dell’amministrazione condivisa”. (a cura di I.M.)

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