L'Uisp ha partecipato alle giornate del IX Tavolo nazionale dei contratti di fiume, portando la voce dell'associazionismo sportivo, come accaduto nei precedenti incontri di Bologna e Firenze. Quest’anno l’appuntamento si è tenuto a Venezia e Mestre il 18 e 19 novembre, sul tema “Un patto per i nostri fiumi: dalla politica dell’emergenza alla prevenzione”, con l’organizzazione di Agenda 21. La presenza dell'Uisp è stata garantita attraverso l'intervento di Gianni Russo, responsabile acquaviva Uisp, che è intervenuto a nome del settore ambiente Uisp: “È stata una importante occasione di conoscenza e confronto con le tante altre esperienze avviate, o in fase di avviamento, sul territorio nazionale - dice Gianni Russo - Tanti i rappresentanti istituzionali, del mondo accademico, scientifico ed associativo, presenti per ribadire la necessità di una maggiore attenzione verso il Contratto di fiume, strumento di partecipazione dal basso al governo del territorio. Erano presenti anche delegazioni delle esperienze associative che vedono il coinvolgimento dell’Uisp sull'Arno e sull'Aniene, mentre altre sono ancora in fase di sperimentazione sull'Ombrone, sul Tanagro, sul Biferno, il Lambro e altri. In tema di emergenze basterà citare le significative esperienze di supporto alla Protezione civile del Coordinamento attività subacquee negli eventi alluvionali in Toscana e Liguria”.
“Il volontariato sportivo può rappresentare un valore aggiunto che può contribuire ad amministrare il territorio in un momento di crisi e difficoltà degli enti locali e nazionali e a svolgere le funzioni istituzionali di cura e tutela del bene comune. La fruizione sportiva dei fiumi e delle riviere, infatti, può essere vissuta come occasione di frequentazione, sorveglianza, controllo, monitoraggio, manutenzione e valorizzazione dei luoghi. Lo sportpertutti può dare un contributo significativo alla costruzione delle mappe "comunitarie" del territorio, rappresentative del valore identitario dei luoghi: i praticanti gli sport in ambiente naturale si propongono, quindi, come portatori di conoscenze, competenze, capacità e proposte da condividere sui tavoli istituzionali per elaborare nuovi scenari progettuali fondati sulla partecipazione consapevole e propositiva. Dallo sport scaturiscono azioni di attenzione e cura del territorio che generano progetti che, a loro volta, attivano processi partecipativi di cittadinanza attiva e solidale”.
Per leggere una sintesi della relazione introduttiva del Coordinatore del Tavolo nazionale dei contratti di fiume, Massimo Bastiani, clicca qui.