Nazionale

La camminata che celebra i 30 anni del Parco nazionale del Pollino

L’evento è stato organizzato da associazione Grado Zero, affiliata Uisp in Calabria, per l’anniversario dell’ente. Parla Andrea Vacchiano

 

Le camminate Uisp non si fermano. L'associazione GradoZero, affiliata Uisp in Calabria, ha organizzato la V edizione del #nuisimozipeppe. L’evento, come ogni anno, celebra l’istituzione dell'Ente Parco Nazionale del Pollino. Domenica 22 ottobre non si è festeggiato un semplice compleanno ma un traguardo speciale: trent’anni per l'area protetta più grande d'Italia che dal 2015 è stata inserita dall’UNESCO nella lista globale dei geoparchi come patrimonio dell’umanità. Le camminate sono sempre legate alla scoperta di nuovi luoghi e l’obiettivo è unire sport e turismo per trarre beneficio fisico e psicologico e stare bene all’aria aperta. Un modo anche per godere delle bellezze del paesaggio circostante e rallentare dai ritmi frenetici della quotidianità.

GradoZero è un’affiliata Uisp Calabria  e, sin dal 2019, anno di inizio della programmazione, ha dato vita ad itinerari più “ricercati” su percorsi diversi da quelli tradizionali. L'esperimento di GradoZero, come raccontato anche qui, è stato pensato proprio per far vivere e provare gli sport outdoor che contraddistinguono l'azione dell'associazione sul territorio. E dopo la prima volta si è pensato di rinnovare l'impegno in questo ambito ed in particolare il rito dell'escursione che, ogni anno, celebra il compleanno del Parco.

Ma perché l’evento si chiama così? Ce lo spiega Andrea Vacchiano, guida escursionistica dell’associazione GradoZero e guida ufficiale del Parco del Pollino. “Zì Peppe è un esemplare di pino loricato quasi millenario chiamato anche ‘Pino della grande porta’, dunque un albero vitale. Si tratta di un simpatico gioco di parole che, qui sul territorio, si utilizza in modo amichevole per indicare, ad esempio, una parentela acquisita. Zi Peppe è un punto di riferimento per tutti coloro che amano il Parco e per gli abitanti della zona”.

“L’escursione di domenica – prosegue Vacchiano – si è sviluppata partendo da Colle Impiso in direzione della Grande Porta dove si trova il pino. Inoltre, abbiamo attraversato i piani del Pollino in un ambiente misto tra piccoli tratti di radure e faggete e abbiamo incluso nel percorso una parte in alta quota. Hanno partecipato dieci persone, cinque uomini e cinque donne. C’erano dei ragazzi pugliesi, un gruppo di amici che voleva vedere il tronco ed infine una ragazza francese colpita dalla bellezza del Parco. Una parte del gruppo era tra i 25 e 35 anni di età, mentre l’altra era composta da signore e signori più grandi”.

Vacchiano però spiega cos’è successo dal momento in cui il Parco è diventato Ente. “Nel 1993 fu emanata una legge quadro e, il 15 novembre dello stesso anno, il Decreto del Presidente della Repubblica ha istituito l’Ente. Questo passaggio non ha visto il favore di una parte della popolazione. Allora per fare uno sfregio al parco, nella notte tra il 19 e 20 ottobre del ’93, alcune persone hanno messo delle taniche di benzina per dare fuoco al tronco, già cavo, di Zi Peppe. Gli autori del fatto non vennero mai individuati”. Da quella notte il territorio ha fatto passi da gigante. Ora ci sono turisti da tutto il mondo, e ragazzi e ragazze che lavorano sul territorio con grande impegno e passione per far sì che gli escursionisti e i visitatori possano godere al meglio di questa area naturalistica così vasta. “La vicenda va raccontata perché è un esempio di come da una cosa negativa sia nata una cosa positiva. Dallo sfregio al Parco è nato un movimento di opinione pubblica che si schierò a difesa del Parco e in favore di azioni a tutela dell’area protetta”.

Ora è rimasto solo un tronco secco che ha una funzione importante poiché crocevia di vari sentieri che si snodano all'interno del Parco. Dunque una 'Grande Porta' che guida turisti ed escursionisti. “Zi Peppe – ribadisce Vacchiano – è speciale perché è stato scelto come simbolo del Parco nazionale del Pollino. Il logo del Parco è proprio la stilizzazione dell’albero di Zi’ Peppe”.

Vacchiano poi spiega i progetti futuri dell'associazione: “Come GradoZero cerchiamo di fare una programmazione con largo anticipo. Abbiamo già in programma un’escursione per ogni mese di questa nuova stagione. Il prossimo appuntamento sarà molto importante e si terrà domenica 19 novembre al Timpone della Capanna. Questo appuntamento si lega alla manifestazione “Pollino…a me piace a piedi”, promossa dalle guide ufficiali del Parco. L’obiettivo dell’evento è quello di tenere viva l’attenzione sulla conservazione dei sentieri di montagna. È importante sensibilizzare su questo tema poiché molto spesso ci sono aree che non dovrebbero essere fruite da mezzi motorizzati come suv, 4x4, quad e motociclette”, conclude Vacchiano. (Edoardo Arturo Scali)

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