Nazionale

La pace è l’unica vittoria: l’Uisp aderisce alle mobilitazioni

Nell’anniversario dello scoppio della guerra mobilitazioni in Italia e in Europa per chiedere il cessate il fuoco. Parla Tiziano Pesce

 

Saranno 100 le iniziative in Italia nel fine settimana di anniversario dell’inizio della guerra in Ucraina. “Per dare voce a chi non ha voce e chiede la pace”: la Marcia Perugia-Assisi nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, la catena umana sui lungarni di Firenze, il corteo con gli scolapasta in testa a Viareggio durante il Carnevale, la grande manifestazione di Bologna con il cardinal Zuppi, il sindaco Lepore e Marcon di Sbilanciamoci!, la fiaccolata al Colosseo con il fondatore della comunità Sant’Egidio Andrea Riccardi e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, la veglia di Verona con tre pacifiste (una russa, una ucraina e una bielorussa). E poi presidi e flash mob nelle principali capitali europee (Parigi, Londra, Berlino, Vienna, Zurigo, Madrid, Bruxelles) e tantissime altre piazze per la pace in Francia, Spagna, Germania, Portogallo. “Soltanto in Italia contiamo di arrivare a cento città coinvolte dalla mobilitazione per il dialogo e la de-escalation nel fine settimana dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina”, ha detto Sergio Bassoli di Europe for Peace.  

L’Uisp aderisce alla manifestazione promossa da Europe for Peace ad un anno dall’invasione russa in Ucraina . dichiara Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - ci uniamo ancora una volta, insieme al Forum del Terzo Settore, alla Rete Italiana Pace e Disarmo, al network #StopThewarNow, per ribadire con forza che non ci rassegniamo alla guerra e che solo un concreto sforzo diplomatico potrà condurre alla fine di questa immane e sempre più assurda tragedia. In questi giorni stiamo tornando in tanti nelle piazze di tutta Italia, con manifestazioni di pace, per chiedere questo, per chiedere al Governo, agli Stati del mondo e all’Europa in testa di superare un approccio che rimane sostanzialmente militare, delle armi. Serve un negoziato, non più rinviabile, che metta fine all’uso delle armi. Basta violenze, basta vittime, La pace è l’unica vittoria di cui l’umanità ha bisogno!”.

Anche il Forum nazionale del terzo settore ha aderito alla manifestazione che a Roma si svolgerà sabato 25 febbraio con una fiaccolata in piazza del Campidoglio. “Nel conflitto in Ucraina siamo a un passo dal punto di non ritorno: fermiamoci prima che sia troppo tardi - ha dichiarato la portavoce Vanessa Pallucchi - Mentre si continua a morire e aumentano anche le ricadute sociali ed economiche in tutto il continente, l’escalation militare non accenna a rallentare e le prospettive di pace si allontanano sempre di più. Non è questa l’Europa del dialogo e della solidarietà che con così tanta fatica è stata costruita proprio all’indomani di un conflitto mondiale, e che abbiamo tutti il dovere di difendere strenuamente”. 

“Il terzo settore ha supportato e assistito la popolazione civile ucraina sin dalle prime ore del conflitto: è portatore dei valori della pace e della solidarietà internazionale e ribadisce il ripudio della guerra, incompatibile con una società che vuol progredire sul piano della tutela dei diritti umani, la giustizia sociale e la sostenibilità. I Governi si impegnino per non far scivolare la situazione internazionale verso il baratro e garantire alle persone un senso positivo alla parola ‘futuro’”, conclude Pallucchi.

Vanessa Pallucchi è intervenuta nel GrsWeek dedicato al tema delle manifestazioni per la pace, insieme al coordinatore della Rete pace e disarmo, Sergio Bassoli. ASCOLTA L'AUDIO

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