Il Museo del Mare di Genova accoglierà anche quest’anno il Premio Duilio Marcante, il tradizionale appuntamento promosso dalla Subacquea Uisp che premia ogni anno persone o organizzazioni che si siano distinte nella promozione della sicurezza in immersione e nella salvaguardia della vita umana in acqua. Il Premio 2025 verrà consegnato sabato 15 febbraio e sarà incentrato sul tema “Speleosubacquea”, branca molto specializzata, che si occupa dell’esplorazione di percorsi sotterranei (naturali o artificiali) allagati. In questo caso, le tecniche speleologiche sono affiancate da quelle della subacquea. Il fascino dell’ignoto, il silenzio, la scoperta, la soddisfazione per essere arrivato fino a lì, la ricerca di un certo senso di perfezione, l’amore per la natura, il senso di libertà, il piacere di essere soli, sono tra i fattori che spingono gli speleosub ad immergersi in grotta.
Il programma di sabato 15 febbraio si aprirà alle 15: a presentare l’evento saranno Paola Filippucci e Alberto Balbi, sono previste proiezioni e racconti di queste affascinanti immersioni con la partecipazione del famoso speleosub Luigi “Gigi” Casati, allievo di Jean-Jacques Bolanz, che ha al suo attivo numerosissime esplorazioni in cavità ipogee di tutto il mondo e diversi record di profondità e/o di lunghezza dell'esplorazione. Sarà presente Sauro Sodini con racconti riguardanti la leggendaria storia dei palombari dell’Artiglio, diventati famosi famosi per il ritrovamento e il recupero, nel 1933, di 6 tonnellate e mezzo d’oro e 4439 lingotto d'argento recuperati nel relitto dell’Egypt dopo il primo tragico tentativo del 1930.
Ad insindacabile giudizio dei Ragazzi della Subacquea Uisp e per l’11° anno consecutivo sarà consegnato il Premio Speciale Regione Liguria a chi si sia particolarmente distinto in attività innovative per la promozione delle attività subacquee e marinare tenendo presente la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente marino. A chiudere la giornata la consegna dei Diplomi d’Onore che precederà il conferimento del Premio Duilio Marcante 2025.
Le immersioni in grotte sommerse avvengono in tutto il mondo e hanno portato a scoperte di estremo interesse: dalle ossa del più antico essere umano vissuto negli Stati Uniti, ai reperti archeologici, alla scoperta di batteri che si nutrono di metano, al ritrovamento dei resti di animali estinti, solo per citarne alcune. Per non parlare dell’importanza che le esplorazioni speleosub hanno sul piano della geologia e dell’idrografia.
La speleologia subacquea è una disciplina che richiede una formazione specialistica e molta esperienza di immersione. Nonostante le difficoltà, offre la possibilità di esplorare ambienti altrimenti irraggiungibili e in alcuni casi di contribuire alla ricerca.
Queste immersioni richiedono una pianificazione meticolosa e una navigazione precisa: gli speleologi subacquei utilizzano tecniche di rilevamento e mappatura per documentare la struttura delle grotte e utilizzano linee guida permanenti o temporanee per aiutarsi nella navigazione.
Vale la pena ricordare che, trattandosi di un ambiente chiuso, per riemergere da un’immersione in grotta bisogna ripercorrere tutto il tragitto fatto fin dall’inizio, questo implica che non si può riemergere quando si vuole o quando si verifica un problema ma si può riemergere soltanto quando sarà percorso a ritroso lo stesso tratto di grotta per ritrovare aria e non più roccia per tornare in superficie. La complessità della speleologia subacquea richiede, oltre alle competenze tecniche e all’impegno fisico, soprattutto un atteggiamento mentale corretto. (Fonte: Subacquea Uisp)