Il 9 e 10 settembre, a Roma, si è svolto il Festival nazionale del servizio civile, organizzato da Cnesc-Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, in occasione dei 50 anni dall’introduzione dell’obiezione di coscienza alla leva militare obbligatoria. E' stata un’occasione di incontro e confronto, sia per le centinaia di giovani civiliste e civilisti, impegnate in svariati progetti in tutta Italia, sia per gli enti che promuovono queste iniziative, fra cui figura Uisp, socio fondatore di Arci Servizio Civile.
Diversi ospiti si sono alternati sul palco, costruendo dibattiti su pace, uguaglianza, giustizia, nonviolenza, fra cui Damiano Tommasi, sindaco di Verona, che ha raccontato la sua esperienza come primo calciatore professionista obiettore di coscienza (GUARDA IL VIDEO). Anche la Cnesc ha approfittato dell'occasione per lanciare un appello alle forze politiche: “Vogliamo ribadire gli elementi imprescindibili del Servizio Civile: unicità, universalità e volontarietà”, ha detto Laura Milani, presidente della Cnesc.
Le richieste avanzate dalla Conferenza, che ragguppa alcuni dei principali Enti accreditati con il Dipartimento della gioventù del Servizio Civile, ruotano attorno a 4 punti.
1. Garantire l’esperienza del servizio civile ad almeno 100.000 giovani ogni anno (quest’anno il bando era per 56.000 posti), anche in risposta ad alcune dichiarazioni politiche recenti, che avrebbero proposto di rendere il Servizio Civile obbligatorio.
2. Investire nel valore della difesa civile non armata e nonviolenta della patria, riconoscendo il ruolo del Servizio Civile nella promozione dei diritti umani, dell’inclusione, nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
3. Sostenere un’esperienza di Servizio Civile all’altezza, che renda i giovani protagonisti attivi della società, al passo con le nuove sfide del presente. A tale scopo bisogna coinvolgere maggiormente gli enti del terzo settore.
4. Dare continuità alla sperimentazione dei Corpi civili di pace come mezzo di prevenzione dei conflitti armati e della violenza, in azioni di abbassamento della tensione.
Alla CNESC aderiscono: Acli, Aism, Anpas, ASC Aps, Anspi, Assifero, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Avis Nazionale, Caritas Italiana, CESC Project, CIPSI, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia, Ist. Don Calabria, Diaconia Valdese, Federazione SCS/CNOS - Salesiani per il sociale, Federsolidarietà / CCI, Focsiv, INAC, Legacoop, MCL, MOVI, Shalom, Telefono Azzurro, Unicef, UNITALSI, UNPLI, UILDM, Vides - Italia. (Lorenzo Boffa)