Nazionale

L'attualità del valore della Liberazione oggi: il ruolo dell'Uisp

Lo storico Giuntini: "L’Uisp ha il merito di dare contenuti ideali alla propria azione, rende attuali valori importanti come democrazia e partecipazione"

 

Sin dalla sua nascita, nel 1948, l’Uisp promuove in molte città manifestazioni sportive in occasione del 25 aprile. Nel suo primo anno di vita, per il III anniversario della Liberazione, l’associazione unisce le sue forze a quelle della Polisportiva Anpi per il Gran Premio della Liberazione di ciclismo, nato nel 1946. La collaborazione andrà avanti per alcuni decenni, con il Gruppo Sportivo L’Unità animato dal giornalista Eugenio Bomboni che negli anni 70 lanciò il Gran Premio delle Regioni, un quasi Campionato mondiale a tappe per dilettanti.

Negli anni ‘70 l’Uisp organizzò a Roma i Giochi del 25 aprile, manifestazione polisportiva che si svolgeva nello Stadio delle Terme di Caracalla, richiamando atleti di tutta Italia, nella quale assumeva particolare importanza l’atletica leggera, con particolare riferimento al fondo e alla marcia. Ciclismo e atletica leggera divennero il baricentro di attività sportive Uisp che gemmarono in tutta Italia manifestazioni dedicate alla Liberazione, sotto forma di Trofei della Liberazione di ciclismo e Meeting di atletica leggera. Ancora in anni recenti se ne svolgono di molto importanti a Siena, Bologna, Roma, Genova, Reggio Emilia, Rivoli (To) e altre città. E il ventaglio di attività sportive Uisp dedicate alla Liberazione si è allargato a camminate, attività in montagna, ginnastiche, escursionismo, nuoto, discipline orientali ed altre.

Vi riproponiamo alcuni materiali d’archivio che ricostruiscono il rapporto tra sport popolare e per tutti Uisp e 25 aprile: nel 2020 realizzammo questo webinar con Adelmo Cervi, Vincenzo Manco, Marco Pastonesi e Sergio Giuntini.  Segnaliamo anche una intervista dello storico Sergio Giuntini su Radio 24 e un’altra che realizzammo nel 2015  per Uispress proprio su questi temi.

Ne riprendiamo alcuni passaggi. Perché l’Uisp dedica da sempre iniziative sportive legate alla giornata del 25 aprile? Perché soprattutto in ambito ciclistico e di atletica leggera?

“La bicicletta - risponde Sergio Giuntini - è stato uno strumento di liberazione nazionale e durante la Resistenza ha contribuito all’organizzazione dei Gappisti e alla lotta armata. Basti pensare alle staffette partigiane, fenomeno del quale furono protagoniste soprattutto le donne (ndr: alle quali Uisp e Udi hanno appena dedicato il documentario: Le ragazze del ’43 e la bicicletta”). In questi anni nasce il Gran Premio della Liberazione di ciclismo a Roma, organizzato dall’Unità e dall’Uisp. La bicicletta aveva un significato simbolico anche grazie alla rivalità Coppi-Bartali, immagine dell’Italia che si risolleva dalle macerie. Allo stesso tempo la diffusione di iniziative di atletica è dovuta al fatto che si poteva praticare ovunque, senza grandi attrezzature, con corse organizzate nei quartieri popolari, in strada e con pochi mezzi”.

 Che presa hanno i valori della Resistenza sui giovani?

“L’Uisp ha il grande merito di dare contenuti ideali alla propria azione di promozione sportiva, evitando di far cadere nella retorica valori importanti come democrazia e partecipazione. Anzi l’Uisp cerca di renderli attuali con l’impegno per i diritti, l’ecologismo e la pace. Il nostro problema di storici è quello di saper raccontare e tramandare i valori della Resistenza e della Liberazione senza renderli troppo retorici e autoreferenziali. Invece, il fatto di tramandarli rendendoli vivi attraverso attività sportive, gli fa acquistare maggiore attrattiva verso i giovani, li rende più comunicabili. Penso ad esempio alle biciclettate e alle camminate organizzate in questi giorni dall’Uisp in tutta Italia: fanno scoprire in maniera piacevole strade, piazze, monumenti e luoghi legati alla Resistenza e alla nostra storia”. (I.M.)