Nazionale

Le Politiche nazionali dell'Uisp al centro di un'associazione multitasking

All'interno del Vademecum Uisp 2025-26 è possibile trovare le presentazioni delle sette Politiche in cui è strutturata l'associazione

 

La nuova stagione sportiva targata Uisp ha preso il via. Il Vademecum Uisp 2025-2026, disponibile sul sito Uisp per la consultazione da parte dei Comitati Uisp, dei Settori di attività, delle società sportive e delle asd affiliate, sarà un compagno di viaggio indispensabile per questi mesi di attività che ci aspettano. Cos’è l’Uisp, come è organizzata, la sua storia, i riconoscimenti istituzionali, le attività sportive e sociali che promuove, i progetti e le iniziative che realizza, la Guida associativa: tutto quello che c’è da sapere sul mondo Uisp, è racchiuso in quattro fascicoli. 

La grafica di ciascuna sezione del Vademecum è quella della tessera Uisp 2025-2026, con lo slogan e le tre parole chiave che sintetizzano la mission dell'associazione: SALTO TRIPLO: includere, rigenerare, innovare.

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La terza sezione, in particolare, è dedicata al “Sistema Uisp”, come è organizzata, a partire dalla sua struttura a tre livelli: territoriale, regionale e nazionale. I dipartimenti nazionali, le politiche associative, la governance e gli incarichi Uisp, lo statuto nazionale Uisp e i riconoscimenti istituzionali. Evidenzia la sua complessità dal punto di vista strutturale e il riscontro che ha avuto negli anni.

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Le politiche nazionali Uisp sono sette: educative; ambientali; per l’interculturalità e la cooperazione; genere e diritti; per i beni comuni e periferie; per la promozione della salute e welfare; per la progettazione. L’obiettivo delle Politiche Uisp è quello di operare in una logica non settoriale, che sia capace di promuovere contaminazioni culturali e fare massa critica nelle azioni promosse dall’associazione e nei rapporti istituzionali, ad ogni livello, dal territoriale al nazionale. In questo modo l’Uisp sviluppa interventi che valorizzano la sua capacità “multitasking”.

 

Al centro delle politiche educative Uisp ci sono bambini, bambine e adolescenti a cui mancano opportunità di crescita educativa, fisica e socio-emozionale: in termini di diritti, si trovano in una forte condizione di disuguaglianza e di povertà educativa. Le Politiche educative cercano di colmare le disuguaglianze attraverso lo sviluppo di strategie operative e di advocacy, intervenendo in spazi di disseminazione all’interno delle istituzioni, del mondo del terzo settore e dell’associazionismo sportivo.

Negli ultimi anni, lo sforzo delle politiche ambientali Uisp è stato quello di recuperare l’immenso patrimonio Uisp in termini di sostenibilità ambientale e rinnovarlo rispetto alle sfide del futuro, che prevedono un approccio non solo trasversale ma anche intersezionale ai problemi. 

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Le politiche per l'interculturalità e la cooperazione Uisp sono impegnate in progetti che favoriscano l’inclusione e le pari opportunità di pratica e di leadership per persone con background culturale diversi: non basta solo vietare comportamenti escludenti, ma occorre promuovere pratiche attive di cambiamento e di interazione sociale.

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Discriminazioni, stereotipi e pregiudizi spesso rischiano di allontanare le persone dalla pratica sportiva, in particolare donne, ragazze, bambine, persone transgender. La Carta europea dei diritti delle donne nello sport, sviluppata dall’Uisp fin dal 1985, è un pilastro delle politiche di genere e diritti Uisp. Lo sport e l’attività motoria sono diritto fondamentale per tutte le persone, deve coinvolgere coloro che vivono più ai margini, come le persone private della libertà, nelle carceri ed istituiti di pena.

Le politiche per la promozione della salute e welfare Uisp sono a sostegno di tutta la comunità: benessere e invecchiamento  attivo si coltivano dove le persone vivono. Per questo l’Uisp sta sperimentando da anni azioni integrate di co-progettazione e co-programmazione interne all’associazione, tra politiche e attività, capaci di mettersi in relazione con le istituzioni.

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Le politiche per i beni comuni e periferie Uisp devono essere leve fondamentali per costruire comunità inclusive e resilienti. L’obiettivo è trasformare le periferie in laboratori di innovazione sociale, dove la cultura, la bellezza e la relazione diventano strumenti di inclusione e di rafforzamento dell’identità collettiva. 

Lo sport sociale e per tutti è un formidabile strumento  di coesione sociale, inclusione, benessere per tutti e per tutte. I 17 Goals dell’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile sono le coordinate di riferimento delle politiche per la progettazione Uisp, che orientano le scelte dell’associazione in tema di progettazione internazionale e nazionale. 

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