Nazionale

L'educazione è l'unica arma che abbiamo contro la violenza

A due anni dalla morte di Giulia Cecchettin, si discute dell'educazione affettiva nelle scuole. L'Uisp lo fa già con Differenze 2.0. Parla M. Claysset

 

A due anni dal femminicidio di Giulia Cecchettin, il padre Gino — in qualità di genitore, ma anche di presidente della Fondazione che porta il nome della figlia — in un’audizione in Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio ha evidenziato un tema di calda attualità politica, quello dell’educazione sessuo-affettiva nelle scuole. "So bene che ci sono paure, resistenze e incomprensioni, ma vi assicuro che l'educazione affettiva non è un pericolo è una protezione, non toglie nulla a nessuno, ma aggiunge qualcosa a tutti: consapevolezza, rispetto e umanità”.

Proprio ieri, il 10 novembre, è approdato in Aula alla Camera il ddl sul consenso informato in tema di educazione sessuo-affettiva nelle scuole. In questa occasione la Lega ha fatto un parziale passo indietro con l’eliminazione per le scuole medie del divieto ai corsi, richiedendo però l'autorizzazione dei genitori. "Una scuola che non parla di affettività, di rispetto, di parità è una scuola che lascia soli i ragazzi di fronte a un mondo che grida messaggi distorti”, dice Gino Cecchettin.

Anche per Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp, il divieto dei corsi per le scuole medie era assolutamente sbagliato: "Resta discutibile l’obbligo del permesso dei genitori, sia alle superiori che alle medie - dice Claysset - Come associazione impegnata nel contrasto alle violenze e alle discriminazioni siamo consapevoli della necessità di una nuova cultura del rispetto e per questo promuoviamo esperienze formative e progettuali che svolgiamo nelle scuole. Penso, ad esempio, a Differenze 2.0 per diffondere, attraverso lo sport, una cultura del rispetto e del consenso, agendo precocemente sugli stereotipi che sono alla base della violenza”.

Proprio Differenze 2.0 sarà protagonista sabato 22 novembre di una giornata di scambio e riflessione ma anche visibilità, sul tema del contrsto alla violenza e agli stereotipi di genere. "Il 22 novembre saremo a Matera, in occasione del Matera sport film festival, con una tavola rotonda nazionale, in cui raccoglieremo le esperienze Uisp su questi temi, legate insieme dalle voci dei Comitati Uisp che partecipano al progetto Differenze. Ci saranno contributi di rappresentanti istituzionali locali e dei nostri referenti delle politiche di genere. Inoltre, alle 18.30 abbiamo in programma un flash mob che, tenute insieme dal filo rosso di Futura, collegherà testimonianze e letture in un momento pubblico di condivisione". 

In vista della Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, i ragazzi e le ragazze che partecipano al progetto Uisp, stanno preparando flash mob da realizzare nelle proprie città, proprio intorno alla data simbolica del 25 novembre.