Nazionale

L'hit ball Uisp vive la fase clou della stagione, in attesa della festa finale

Il gioco nato nelle scuole e promosso dall’Uisp nel pieno degli incontri per lo scudetto e per salire di categoria. Parlano A. Nerini e F. Mongiovì

 

Prosegue la crescita dell’hit ball, il gioco nato nelle scuole che si sta allargando ad una vasta platea di nuovi appassionati. Di cosa si tratta? E’ un gioco che ha poche semplici regole ed utilizza una palla simile a quella del minivolley, si gioca in squadre composte da 5 persone, maschi e femmine, di ogni età, ognuna nel proprio campo: scopo del gioco è segnare nella porta avversaria che occupa tutta la parete corta del campo; 3 giocatori stanno sulla linea della porta e due davanti, si può tirare solo di prima e con le mani, senza trattenere la palla e si hanno solo 5 secondi per portare a termine l’azione. 

“L’hit ball è una variante della pagnapugno leggera, si può giocare in tutte le palestre e tutti possono scendere in campo - commenta Arianna Nerini, responsabile Giochi Uisp - rappresenta in pieno lo spirito Uisp, le squadre possono essere miste, non ci sono persone che stanno in panchina perchè i cambi cambi illimitati. E’ un’attività nuova, che ben di adatta alle esigenze scolastiche, anche perchè è sicura, non prevede scontro fisico, ma anzi utilizza dei bracciali protettivi per le braccia che colpiscono la palla”. 

In questi giorni, finita la regular season, si stanno svolgendo le partite più importanti per chi aspira a salire di categoria e per chi, invece, punta alla vittoria dello scudetto. Martedì 14 giugno si è tenuta la Gara 1 delle finali per lo scudetto, che si giocano al meglio delle tre gare, tra Piccolo Club e Lab To Hit, questi ultimi hanno vinto l’incontro e venerdì 17 si giocherà Gara 2, nel caso vincesse il Piccolo Club la finale si terrà martedì 21 giugno. Le partite sono trasmesse in diretta su YouTube con il commento tecnico, è possibile seguirle o rivederle a questo indirizzo

“Questa fase della stagione è sempre un momento topico per il movimento - racconta Francesco Mongiovì, responsabile hit ball all'interno del Settore di Attività Giochi Uisp - questo è stato un anno molto complesso, per via del Covid che ha causato molti cambi di programma, ma le società sono sempre state disponibili, venendo incontro alle necessità del calendario e della sicurezza. Grazie alla loro voglia di giocare siamo riusciti a svolgere il 100% delle partite previste; un grande grazie va anche agli arbitri, sempre molto disponibili, che in questa stagione si sono trovati agevolati dalla partenza del referto elettronico. Lavoravamo già da un po’ a questa implementazione e in questa stagione l’abbiamo perfezionata, rendendo il compito dei refertisti più semplice”. 

La stagione è partita con 4 tornei (A1-2, B1-2) per un totale di 48 squadre, poi sono stati attivati un torneo giovanile, la serie C1 per gli esordienti e il torneo femminile, con 4 squadre. “Il nostro è uno sport misto, non ci sono vincoli di presenze - continua Mongiovì - tra gli agonisti al momento abbiamo ancora una presenza femminile di circa il 10%, per il futuro vogliamo lavorare per coinvolgerne di più. L’hit ball nasce nelle scuole dove le squadre sono tutte miste, poi salendo di categoria le giocatrici diminuiscono”. 

Il gran finale della stagione si terrà domenica 26 giugno, una festa a conclusione dell’anno più difficile: alle tradizionali premiazioni di regular season e playoff scudetto, ha deciso di aggiungere ore di divertimento e di comunità, per incontrarsi e conoscere al meglio Torino e le altre realtà tra sport e cittadinanza. Un’intera giornata dedicata alla festa dell’hit ball, presso il Centro Sportivo Robilant. Per maggiori informazioni clicca qui

Ad oggi il movimento agonistico è quasi totalmente situato in Piemonte sotto l’egida Uisp, con alcune realtà fuori Regione, a Genova e Milano; nasce e si sviluppa soprattutto nelle scuole grazie alla promozione dei docenti, ma la sua fama sta crescendo anche fuori dalle palestre scolastiche. In stagione normali l’hitball Uisp conta circa 700 tesserati, la pandemia ha ovviamente ridotto i numeri che però hanno ripreso a crescere.

Inoltre, l'hit ball Uisp sta facendo altri passi per rendere questo gioco sempre più per tutti. L'Asd Sinombre, molto attiva nel movimento Uisp, ha stretto contatti con la Cooperativa Sociale La Rondine per dare vita ad un progetto che mettesse il pallone da hit ball al centro e rendesse gli utenti della struttura protagonisti, per crescere insieme. Grazie a questa iniziativa i pazienti psichiatrici della Cooperativa hanno iniziato un programma di riabilitazione del corpo oltre a quello mentale: cinque incontri in cui 10 utenti hanno conosciuto questo sport fino ad arrivare “ad un livello ampiamente adatto alla nostra C1”. Per approfondire clicca qui(Elena Fiorani)

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